Procede il viaggio dell’associazione faentina Progetto A alla scoperta del Marocco. “Una volta sbarcati nel porto di Tangeri – si legge nel racconto dei protagonisti -, ci siamo addentrati nel territorio marocchino, attraverso i paesi della catena montuosa dell’Alto Atlante, incontrando le realtà più povere del Marocco”.

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“Vediamo tutti i giorni bambini e adulti ai margini della strada che ci salutano e ci chiedono un po’ d’acqua” dicono i ragazzi dell’associazione “cerchiamo di fermarci il più possibile per aiutarli, anche andandoli a conoscere nelle loro capanne”.
Grazie alla piccola e spontanea raccolta materiale organizzata poco prima della partenza tra Faenza e Castel Bolognese, città di provenienza dei ragazzi dell’associazione, è possibile donare, oltre a materiale di prima necessità, anche vestiti, giochi e materiale didattico per i bambini. “C’è un’ospitalità disarmante” dice Marta “non hanno quasi nulla, ma quando veniamo ospitati nelle loro tende, ci offrono sempre quel poco che hanno di cibo e un tè caldo”. “Volevo riempirgli le taniche con acqua per bere e cucinare, e fraintendendomi (parlano solamente berbero) mi hanno offerto loro un secchiello di acqua” dice Nicola, colpito dalla forte umanità che hanno i nomadi berberi e, più in generale, la gente marocchina.

Nei prossimi giorni scenderemo velocemente verso sud per raggiungere la Mauritania, secondo stato del nostro progetto.

Per maggiori informazioni sulle nostre attività potete contattare la mail p.progettoa@gmail.com