Confermati, dopo i controlli antidoping effettuati sui cavalli, i risultati delle due giostre faentine di quest’anno. Come consuetudine il Comune di Faenza, nella sua veste di organizzatore degli eventi, nei giorni seguenti alle manifestazioni del Niballo 2023 ha curato tutti gli adempimenti relativi ai controlli antidoping sui cavalli che hanno corso il 66° Niballo-Palio di Faenza. Tali esami sono risultati tutti negativi, pertanto le classifiche ottenute sul campo vengono confermate

Gli esiti negativi confermano la regolarità della giostra del 2023

In applicazione dell’apposita delibera della Giunta regionale dell’Emilia Romagna, “Indicazioni tecniche in attuazione della L.R. 5/2005 in materia di controllo delle sostanze ad azione dopante nelle gare con equidi o altri ungulati nel corso di manifestazioni popolari”, gli accertamenti spettano all’ASL di Ravenna che ha eseguito tutti i prelievi, successivamente analizzati con la collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Questo rassicurante risultato sul benessere degli animali impiegati nelle competizioni faentine conferma l’attenzione e la cura dell’organizzazione nelle manifestazioni del Niballo. Il Comitato Palio e il Comune di Faenza ente organizzatore, rinnovano, inoltre, l’apprezzamento per il buon lavoro svolto sia dalle scuderie rionali che dalla Commissione sanitaria, che vede la partecipazione del Dipartimento Veterinario dell’Università di Bologna e dell’Ausl provinciale. “Un esito non scontato”, informa una nota del Comune di Faenza, “ che acquista ancora più significato alla luce delle notizie giunte di recente dal mondo delle Giostre equestri, e che sottolinea ancora una volta l’importanza di una scrupolosa cura nei confronti degli amati protagonisti della nostra Giostra.” Con questi esiti, viene confermata la classifica del Palio 2023. Questa per tanto sarà l’ordine di sfilata 2027  del 67° Palio del Niballo, domenica 24 giugno 2024: 1° Verde,   2° Borgo Durbecco,   3 Rosso, 4° Nero,   5° Giallo

Gabriele Garavini