Palio 2023 un grande successo. Andava fatto e lo spettacolo è stato di grande qualità. Per il futuro occorrerebbero una scuola di equitazione, e meno vincoli per la Bigorda. Grazie ad un indomito Marco Diafaldi e a un velocissimo e costante Green Commander il Rione Verde si è aggiudicato meritatamente la 66^ edizione del Palio del Niballo, la difficile corsa equestre faentina, dedicata all’alluvione. Una vittoria conquistata con impegno e dedizione, e in rimonta,  a dimostrazione, se ancora ce n’era bisogno delle grandi qualità del cavaliere Faentino giunto alla 21^ affermazione nelle Giostre Storiche d’Italia.  

Un Palio da con tre tornate di spareggio

Non si può certo dire  però,  che le emozioni non siano mancate al Palio 2023 in quanto sono occorse ben  3 tornate di spareggio, il nuovo regolamento ha reso meno numerose le sfide supplementari  per assegnare l’ambito Palio. Cosa che non è piaciuta ai “puristi” della giostra Manfreda, in quanto la snatura un po’ e, a  quanto pare,  non risulta equilibrata per tutti i contendenti. Resta il fatto che anche se ci fosse stato il vecchio regolamento, forse, il risultato non sarebbe cambiato.  Per il Verde si è trattato della 8^ vittoria, ora terzo in questa classifica dietro al Rione Rosso (32) e Nero (17) alla pari del Borgo Durbecco. A bocce ferme, abbiamo sentito i dirigenti dei Rioni, del Niballo e alcuni esperti da sempre nella Giostra per esaminare il grande successo di questa edizione e anche sotto  l’aspetto sportivo.

Benedetta Diamanti: “Si potrebbe pensare a un Palio in notturna anche in futuro”

Queste le parole di Benedetta Diamanti, Dirigente alla Cultura e al Palio, che come si ricorderà a Faenza è organizzato direttamente dall’amministrazione comunale,  in coordinamento coi Rioni “tanta gente nei corsi, stadio esaurito, oltre 4800 persone e una corsa stupenda, di sera, questo ci fa pensare che il Palio  potrebbe essere spostato in notturna in futuro, sarebbe gradito ai cavalli e sicuramente non dispiace, abbiamo visto, al pubblico. Ci terrei a dire che la decisione di svolgere il Palio è stata a lungo soppesata e rinviata ma, una volta che l’amministrazione ha assunto la decisione,  poi si è proceduto con impegno e senza coinvolgere i colleghi dell’ufficio tecnico, giustamente tutti ancora impegnati sull’emergenza alluvione.”

palio del niballo

Soddisfatti anche il Podestà e i Capi Rione: un Palio per una Faenza che vuole rialzarsi

Entusiasta per la bella competizione portata a termine, Fausto Brugnoni alla 19^ direzione, record, come Podestà della Giostra e probabilmente alla sua ultima uscita in questo delicato ruolo. “E’ stata una bellissima gara, e  devo sottolineare come per la prima volta, abbia ricevuto da diverse scuderie, i complimenti su come ho diretto la corsa, e questo mi fatto un enorme piacere” . Queste le opinioni di Damiano Tinelli Capo Rione del Nero. “Giusto farlo, giusto dare la possibilità ai faentini di concedersi un momento di normalità, e di sentirsi partecipi in questo giorno tradizionalmente molto sentito, e la grande affluenza lo ha confermato, giusto anche per tenere vivo il nostro movimento associativo, molto presente e attivo verso la nostra città tutto l’anno e soprattutto in questi due mesi difficili; sportivamente siamo arrivati preparati e super motivati, la competizione ha certificato un grande equilibrio tra i rioni, a beneficio della spettacolarità unica della nostra corsa.” La pensa così Daniele Lama Capo rione del Giallo. “Da un lato c’è il risultato del Palio, ovviamente il dispiacere per il quinto posto ma sapevamo di andare a lottare con cavalieri esperti e lo scotto del debutto in qualche modo l’abbiamo pagato. Questo però non sposta le convinzioni sul percorso che stiamo facendo con Gege e con tutto il gruppo scuderia. Abbiamo scelto di investire su questi ragazzi e in poco tempo sono già cresciuti tanto e anche alla Giostra di Sulmona ne hanno dato dimostrazione. Dall’altro lato c’è la soddisfazione di aver voluto questo Palio con convinzione, e oggi possiamo parlare di una delle edizioni più avvincenti degli ultimi anni che ha raccolto una partecipazione assolutamente inaspettata. La città ne aveva bisogno, i numeri ci hanno dato ragione. Penso che anche le città di Palio ospiti abbiano visto una Faenza forte, una Faenza che vuole rialzarsi, una Faenza che vuole riprendersi la sua identità e le sue tradizioni. Questo Palio serviva alla città, serviva ai giovani per non spegnere l’entusiasmo e la voglia di credere nelle loro passioni. Questo Palio serviva alle famiglie che hanno perso tutto ma non hanno perso la voglia di rialzarsi. Questo Palio serviva per urlare al mondo che è dura, ma non è finita. E questo Palio serviva anche ai Rioni per sopravvivere e per poter continuare a dare il loro contributo che oggi, più che mai, è importante per la nostra comunità.” Sulla stessa lunghezza d’onda anche Filippo Rava Priore del Borgo Durbecco.” Grande successo per il Palio 2023, ma anche per le due settimane di intrattenimento nei rioni, c’è stata tante partecipazione; la manifestazione andava fatta, la vita va avanti, e ringrazio il Comune che ha fatto il possibile in sinergia con i rioni per potere fare l’iniziativa al meglio. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, sapevamo che era una gara difficile, combattuta, e si sarebbe giocata sugli episodi, e questa volta gli episodi non sono stati a nostro favore per cui da quella tornata che abbiamo perso il ferro, il cavallo ha accusato un problemino e ha fatto si che il nostro binomio non potesse esprimersi al 100%, un peccato perché potevamo lottare per la vittoria sono alla fine ma con mezzi diversi. Soddisfatti no, ma accettiamo il verdetto del campo di gara.” Mario Giacomoni, 9 volte vincitore del Niballo,  quest’anno si è gustato la gara dalla tribuna,“buon Palio, direi fra i più belli degli ultimi anni, i Messeri faentini si sono espressi al meglio delle loro possibilità, m’è garbato anche il debuttante del Giallo nonostante il solo scudo riportato a fine giostra; sotto tono il tanto decantato campione borghigiano, due errori a bersaglio, uno non notato da tutti perché era arrivato secondo sul Niballo, ad ogni modo un voto alla manifestazione in generale lo do, un bell’otto ci sta tutto.”

Uno sguardo al futuro: difficoltà della scuola equestre e della Bigorda

Ora,  si guarda già avanti al futuro. In autunno in programma le elezioni nei Rioni Verde, Rosso, Giallo e Borgo. Il nuovo Comitato Palio dovrà fare un analisi soprattutto sulla Bigorda e altre cose. Da evidenziare infatti,  come negli ultimi 3 anni la corsa minore, la “Bigorda d’oro” si stata disputata solo una volta. Quindi ci chiediamo, ma c’ è più la voglia di correre la Bigorda d’Oro, corsa nata per fare maturare i giovani cavalieri e che invece ha visto in questi ultimi anni cimentarsi fantini,  non più giovanissimi e molti, per altro  quest’anno se si fosse corsa sarebbe stati addirittura 3,  provenienti da fuori Faenza ? La scuola equestre di monta storica rionale sta incontrando molte difficoltà a trovare giovani da inserire nelle proprie scuderie, e da qualche anno se ne parla, ovvero, quello di mettere in soffitta la denominazione Bigorda d’oro e invece fare disputare un altro vero Palio, come poi è la gara della Bigorda. Il tutto senza vincoli per i cavalieri e cavalli, ovvero ogni rione fa correre chi vuole: se desidera fa scendere in gara 2 cavalieri diversi altrimenti,  puo’ fare correre anche lo stesso fantino. Innanzi tutto,  ci guadagnerebbe lo spettacolo e la sua qualità e poi, indubbiamente, ci sarebbero meno costi per i rioni. Sarebbe ora di affrontare questo argomento così,  come sarebbe ora di realizzare una scuola di equitazione al Centro Civico Rioni, cosa rimarcata dal Vice Capo Rione del Verde Luciano Dal Borgo più volte, “la grande scuola faentina di monta storica, non esiste, perché non c’è una scuola di equitazione, un tema di cui si parla da anni senza risultato. Dobbiamo capire che è una disciplina sportiva e che porterebbe tanti benefici, non solo per il mondo del Palio ma all’intera città.”

Gabriele Garavini