Chiudono le scuole, ma la solidarietà non va in vacanza. A due mesi di distanza dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, gli studenti dell’Istituto “Copernico Pasoli” di Verona prima di godersi la pausa estiva hanno voluto compiere un gesto solidale. Guidati dalla loro insegnante di matematica Giulia Pisani, presidente della sezione Fidas Verona di San Martino Buon Albergo, le classi 1ESP e 2ESP hanno deciso di spendere in solidarietà il premio ricevuto da Fidas Verona. 

Nei mesi scorsi avevano partecipato al concorso “A scuola di dono”, organizzato a livello provinciale dall’associazione che raduna oltre 11mila donatori, finalizzato a promuovere il dono del sangue con video, disegni ed elaborati creativi realizzati dai ragazzi. Le due classi del “Copernico Pasoli” erano risultate vincitrici della sezione Secondarie di secondo grado, aggiudicandosi due buoni per l’acquisto di cancelleria e materiale didattico. Buoni, del valore complessivo di 250 euro, che loro hanno voluto girare all’Istituto Comprensivo “Matteucci” di Faenza.  

«Grazie per aver pensato al nostro Istituto: il vostro è un contributo prezioso che conta molto per la ripartenza delle attività didattiche dei nostri bimbi e per la ricostruzione del loro mondo – ringrazia la dirigente scolastica Nicoletta Paterni –. Le conseguenze dell’alluvione sono state disastrose, in particolare per due plessi: una scuola dell’infanzia inagibile e da ricostruire e una scuola primaria rimasta priva dei laboratori, che erano il nostro fiore all’occhiello. Inoltre, diversi alunni della secondaria di primo grado sono sfollati e hanno perso tutto il materiale scolastico; vi ringraziamo per la vicinanza, useremo i vostri buoni per la ripartenza». 

Si complimenta con gli studenti anche la presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli. «Aiutare qualcuno in difficoltà è il principio alla base del dono di sangue e plasma – sottolinea –. Ringraziamo i ragazzi e la loro docente, che è anche una volontaria attiva di Fidas Verona, per questo esempio di altruismo che ci ricorda come tutti, nel nostro piccolo, possiamo fare la differenza. Cominciando dal prenotare un’ora del nostro tempo per andare al Centro trasfusionale e donare per chi aspetta un po’ del nostro sangue». 

Nella foto: i buoni in mano alla dirigente scolastica dell’IC “Matteucci” di Faenza (RA), prof. Nicoletta Paterni (a destra), e alla responsabile del plesso della scuola dell’infanzia “Il Girasole”, la maestra Gloria Flamigni (a sinistra). Questa scuola è stata sommersa dall’acqua e sono andati persi tutti gli arredi e i materiali didattici: i buoni donati dall’Istituto “Copernico Pasoli” verranno usati qui.