Ormai sono passati 7 anni dalla morte di Giovanni Nadiani, poeta traduttore performer insegnante agitatore culturale.
Come ogni anno, la Bottega Bertaccini di Faenza vuole ricordarlo con una serata a lui dedicata.
Domenica 23 luglio, a partire dalle ore 20.30, torniamo “a ca su” come recita il titolo, cioè a Cassanigo, nel piazzale fra il circolo parrocchiale, la chiesa e il cimitero dove riposa.
Quest’anno poi la ricorrenza è particolarmente ghiotta perché sarà l’occasione per la presentazione del libro “Incion – Poesie in dialetto romagnolo” che raccoglie una ampia antologia dei suoi versi, scritti fra il 1984 e il 2016, molti dei quali ormai introvabili.
Lo straordinario lavoro di scelta e curatela è stato realizzato da Giuseppe Bellosi e stampato da Il Ponte Vecchio di Cesena che, anche con questa pubblicazione, ritorna alla grande dopo la devastante alluvione di maggio.
Lontana dalla poesia del ricordo e degli abbandoni alla dolcezza dei sentimenti, rappresenta con una dolorosa intensità il dramma dell’uomo contemporaneo, smarrito nei deserti degradati della mondializzazione, senza più radici, senza più il senso di appartenenza a una comunità. Siamo privi di identità, di conoscenza del sé e dunque della libertà che possiamo garantirci solo se sappiamo chi siamo. Siamo diventati tutti “incion”, nessuno.
Nadiani affida le sue parole al dialetto, una lingua “uccisa e mai morta”, come ci ricordava il poeta Andrea Zanzotto, consegnandoci un intero mondo senza mai smettere di coltivare la speranza.
Ascolteremo poi alcuni amici e amiche che leggeranno brani dalle opere di Giovanni, e cioè Mario Baldini, Denis Campitelli, Gianni Parmiani, Cristina Vespignani, Michele Zizzari.
Alla musica ci penserà la “Contrada Lamierone“.
Dalle ore 19.30 sarà attivo un piccolo punto ristoro del Circolo Parrocchiale ANSPI.
Al mattino, alle ore 10.30, alla Chiesa di Cassanigo sarà celebrata una messa in memoria di Giovanni.
Collaborano all’evento l’Associazione Istituto Friedrich Schürr e Nell’Arena delle balle di paglia.
