Sperimentare e lavorare con più materiali per suscitare emozione. Questo il compito che si è data Cristina Betti con la mostra Materika, in esposizione dal 4 a 16 luglio in corso Matteotti 48 a Faenza presso l’associazione Dasein, visitabile dalle 18 alle 23. Opere che dovevano essere esposte presso il Distretto A, ma che, a causa dell’alluvione, hanno dovuto aspettare. Quella di Cristina è una passione per l’arte che nasce dalla voglia di sperimentare.

La prima mostra l’anno scorso al Fontanone «Sono maestra d’arte ma nella vita ho sempre fatto tutt’altro», ci racconta. «Mi sono iscritta a una scuola per diventare counselor e in un seminario sulla pittura creativa ed emozionale è scattato qualcosa in me. Ho comprato una tela, dei colori acrilici e usando materiali diversissimi tra loro, dal cemento al sale grosso, ho sperimentato e dipinto in due mesi più di 15 tele». Protagonista della mostra sarà quindi la materia, filo rosso la sperimentazione e la commistione di elementi. «Saranno esposte circa una decina di opere, principalmente 70×100», ci spiega l’artista.

L’incasso sarà devoluto ad Anffas Faenza

Un’esposizione in continuità con quella dell’anno scorso: «la prima mia prima mostra è stata incentrata su quadri materici perché prima di colorare la tela ho studiato la materia con stucchi e malte». Non sarà però solo un evento artistico, ma anche un modo per aiutare la popolazione alluvionata poiché una parte dell’incasso sarà devoluto all’Anffas di Faenza, associazione che si occupa di persone con disabilità, la cui sede in via Galli, dove ha luogo anche il laboratorio Il Faro, è stata colpita dall’alluvione. «Lo scopo di questa mostra è proprio quello di aiutare» dice Cristina. «Vedo che attorno a noi c’è anche un po’ la sindrome del senso di colpa, c’è un forte bisogno di fare assolutamente qualcosa per dare una mano. Lo scopo principale perciò è quello di aiutare anche economicamente chi è stato colpito. Lo scopo principale resta invece quello di suscitare emozioni. Non mi importa tanto vendere quadri o diventare famosa, penso che la soddisfazione più grande sia emozionare. Con le mie tele cerco di coinvolgere lo spettatore a 360 gradi».

Letizia Di Deco