Che sia necessario essere uniti per risollevarsi dopo una tragedia è ormai chiaro a tutti. Per questo motivo sono nati a Faenza comitati di quartiere nelle zone più colpite dall’alluvione: Bassa Italia per il quartiere di via Lapi, Comitato Borgo e il Comitato Orto Bertoni. Quest’ultimo, che a oggi conta più di cento aderenti, è nato in realtà nel 2018, come ci racconta il referente Stefano Gaiardi, di fronte all’ipotesi di collocare una sala giochi slot nel quartiere. L’attivazione era stata bloccata proprio grazie all’opera del Comitato dopo un dialogo aperto con l’Amministrazione. «Sempre sotto il segno di una stima reciproca con il Comune, il Comitato si era posto da subito anche altri obiettivi – ci racconta ancora Gaiardi – ma poi il covid ha creato condizioni sfavorevoli. Tra le altre questioni che stavamo affrontando il tema della sicurezza e dell’illuminazione». Dopo la pandemia gli incontri del Comitato sono ripresi e adesso, dopo le due alluvioni che hanno colpito il quartiere, hanno una maggiore intensità.

Preoccupa la sicurezza degli argini in vista dell’autunno

Tante sono infatti le difficoltà che l’Orto Bertoni si trova a fronteggiare. «Innanzitutto preme mettere in sicurezza gli argini. Questo è un obiettivo locale molto importante legato anche alla conoscenza e al monitoraggio di queste attività. Questa esperienza ha reso evidente che la sicurezza del fiume si fa monte e non solo a Faenza». Tutto ciò è tanto prioritario quanto difficile poiché i piani e i loro finanziamenti non sono ancora chiari. «Altro tema importante è quello del sistema fognario. Già a inizio maggio, ma anche precedentemente, un progressivo aumento in frequenza e dimensioni dei livelli delle fogne ha provocato fenomeni di allagamento», spiega Gaiardi. «Abbiamo avuto livelli che si sono alzati notevolmente arrivando a 65 cm nel maggio del 2023. Ci sembra che l’impianto fognario insista sulla fogna pre-esistente. Stiamo chiedendo chiarimenti ma anche soluzioni. Non possiamo più rimandare».

Gli scatti dell’alluvione nel quartiere Orto Bertoni di Faenza

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“Siamo di fronte a un’ingiustizia sociale”

Oltre a queste tante altre sono le questioni secondarie ma molto importanti che il Comitato cerca di risolvere. «Abbiamo incontrato gli assessori Ortolani e Bosi e il vicesindaco Fabbri per parlare di molti altri problemi. Tra questi preoccupa l’ipotesi che possa esserci un incremento di 30 metri cubi a famiglia per eccesso ai consumi di base, ovvero per i costi dell’acqua usata per pulire le case alluvionate, così come si teme anche l’aumento delle bollette per i consumi elettrici. Sono questioni importanti per la popolazione. Siamo di fronte a un’ingiustizia sociale: chi ha già subito la tragedia dell’alluvione, per cause non derivate da proprie azioni, viene penalizzato oltre che per i danni personali anche per i costi dei consumi in eccesso». Un Comitato quindi che, come gli altri comitati cittadini, ha svolto molto lavoro e molto ne dovrà svolgere anche nei prossimi mesi. Si resta in attesa dei finanziamenti, nella speranza che i tempi diventino più brevi.

Letizia Di Deco