La notte prima degli esami quest’anno è stata diversa per i maturandi delle province di Ravenna e di Forlì-Cesena. Niente ripasso degli autori papabili delle tracce del tema e niente seconda prova scritta: solo orali. Una decisione che è stata presa dal Ministero per andare incontro alle esigenze dei ragazzi e delle ragazze dei territori colpiti dall’alluvione, ma che ha lasciato molti studenti e professori scontenti. Per comprendere meglio come le scuole stanno vivendo gli Esami abbiamo chiesto a Gabriella Gardini, dirigente dell’Itip Bucci di Faenza, di raccontarci come alunni e docenti stanno affrontando questo periodo.

Intervista alla preside Gardini dell’Itip Bucci di Faenza

Preside, come stanno andando gli esami? Come è stata accolta da studenti e docenti la notizia del cambiamento delle modalità?

Sono decisioni che non prendiamo noi dirigenti, ma le applichiamo. Oltre al cambiamento nelle modalità, è arrivato il suggerimento del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari di non iniziare i colloqui prima del 26 giugno e vedo che la maggior parte delle commissioni ha seguito questa indicazione. Relativamente alle reazioni dei ragazzi e degli insegnanti non mi è possibile fornire una statistica. Sicuramente dagli studenti in modo diretto o attraverso i docenti si è colto un disorientamento; anche se non lo posso quantificare, la percezione che ho avuto in questi giorni è che la maggior parte avrebbe preferito la modalità d’esame con gli scritti.

La sede di via Camangi colpita dall’alluvione

Guardando invece alla conclusione di questo anno scolastico, quali sono state e quali sono tuttora le principali difficoltà legate all’alluvione che ha colpito in modo diretto la sede di via Camangi?

Le principali criticità le abbiamo trovate al piano terra della sede, molto colpita dall’alluvione. Non mi stancherò mai di ringraziare il personale docente e ata che si è subito messo a disposizione per pulire quanto prima i locali. Sono stati fatti in seguito i controlli delle macchine e delle strumentazioni. Al momento la situazione è questa: è già arrivata dall’Ufficio scolastico regionale la comunicazione dell’erogazione finanziaria con la cifra destinata a questi lavori per la continuità didattica, per il ripristino e ciò che è possibile fare. In provincia di Ravenna l’Itip Bucci e il Polo tecnico professionale di Lugo hanno subito i danni maggiori, ma già anche altre scuole hanno ricevuto questa comunicazione. In questo l’Usr è stato tempestivo, ma è chiaro che i tempi dei lavori saranno lunghi e cercheremo di fare tutto il prima possibile, anche in relazione ai periodi di chiusura delle aziende.

gabriella gardini
La preside Gabriella Gardini

Riduzione del percorso? Il senso dell’Esame di Stato di quinta superiore

Al di là delle difficoltà legate all’alluvione, negli ultimi anni si sente spesso parlare di riduzione del percorso scolastico superiore a quattro anni. Lei è d’accordo?

Ci sono già percorsi quadriennali nella scuola italiana, anche se chiaramente non sono la maggioranza. Premesso che le leggi, le norme, si applicano a prescindere dalle opinioni personali, io sinceramente, guardando anche al percorso dei giovani nel post diploma, penso che la riduzione a quattro anni non sia significativa. Al contrario penso che i cinque anni di scuola superiore abbiano ancora il loro valore: credo che non si possano comprimere tutte le ore di scuola in quattro anni, perché l’arco del quinquennio è un tempo necessario alla crescita dei ragazzi. Non solo dal punto di vista dell’apprendimento disciplinare, ma anche per quanto riguarda le abilità sociali e le competenze degli studenti.

Ha ancora senso quindi l’Esame di maturità?

Da anni non si chiama più Esame di maturità, ma Esame di Stato. Ci sono alcune differenze nella finalità in quanto non decreta più la maturità dello studente; la categoria del maturo e non maturo di certo è scivolosa. Per me continua però ad avere un senso. Ritengo che debba essere il modo più naturale possibile di valutazione del percorso reale degli studenti. Riguardo alla sua modalità di svolgimento, la mia personale opinione è che due scritti e un colloquio orale siano ancora la forma perfetta.

di Letizia Di Deco