La montagna dei ricordi. Così viene chiamata in questi giorni, a Faenza, quell’area nel piazzale delle Graziola. Un’immensa distesa di rifiuti che un tempo erano arredamenti, oggetti e ricordi nelle nostre case. Ora è una montagna informe troppo grande per essere rappresentata in un’unica foto. “Avvicinandosi all’immensa montagna – scrive il sindaco di Faenza, Massimo Isola – si vedono pezzi di edifici, di case, di vite. Oggi due grandi aree di Faenza sono dedicate a questo”. Sono almeno 30mila le tonnellate di oggetti che i mezzi stanno rimuovendo dalle strade colpite dall’alluvione. Più o meno quanto viene raccolto – tramite normale raccolta rifiuti – in dieci mesi. Tra le maggiori criticità che si trova a dover affrontare la regione, colpita nei giorni scorsi da alluvioni e frane, c’è quello dello smaltimento di tutti quei mobili, elettrodomestici e altri oggetti resi inservibili dall’acqua. L’appello dei residenti affinché vengano rimassi il prima possibile, ma in città mancano le ruspe necessarie.

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