Nei giorni scorsi è stata allestita la pista di prova del Niballo al Centro Civico Rioni di Faenza e quindi, condizioni metereologiche permettendo, già iniziati inizieranno i test di allenamento dei cavalieri rionali in predicato di disputare la Bigorda d’Oro e il Palio del Niballo 2023. Prima dell’inizio della stagione agonistica ormai alle porte abbiamo chiesto all’esperto Mario Giacomoni di analizzare la stagione 2022.

Intervista a Mario Giacomoni

Mario, da dimenticare il 2022 per i cavalieri faentini poco vittoriosi nelle giostre storiche, come mai?

Partiamo subito col chiudere il discorso di quanto poco ottenuto nella scorsa stagione di Giostre fuori dalle mura e cioè niente. Se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell’uovo, una qualche vittorietta è arrivata dalle gare federali di lancia. I soliti Bellini e Liverani hanno riportato medaglie varie e una vittoria in queste gare simil-giostra l’ha presa anche il cavaliere titolare del Rione Rosso, Matteo Rivola. Ma da Albo d’Oro nulla di nulla, zero, speriamo di fare meglio nel 2023. Oltre ai test al Centro civico Rioni tutti gli interessi degli appassionati saranno per dopo la metà di maggio quando le visite veterinarie dovranno fornire l’elenco dei venticinque cavalli, autorizzati a entrare al Bruno Neri per le prove di Bigorda e Niballo. Anche se ancora non sono chiare le dieci monte, qualche nome potrebbe ancora cambiare nonostante le ufficializzazioni già avvenute, provo a darvi un’idea della situazione per quanto riguarda i nostri atleti a quattro zampe.

foto centro civico rioni faenza

Detto ciò, passiamo direttamente ai cavalieri e cavalli di interesse rionale per il Bruno Neri, ce li puoi illustrare?

Facciamo fatica a metterne assieme dieci che si possano definire decorosi e in grado che di dare vita a due manifestazioni decenti. Anche se poi, in realtà, al Niballo potremmo invece trovarci con un campo binomi interessanti e goderci una giostrata di alta qualità.

Passiamo alle monte e ai cavalli a disposizione  dei Rioni, partendo dal Borgo, vincitore ultimo Niballo?

Nel Borgo troviamo lo “straniero folignate” Luca Innocenzi, il vincitore dell’ultima edizione del Niballo, è fortissimo. Quasi imbattibile se valutiamo le prove del 2022, battibile se rivediamo il Niballo stesso. Innocenzi ha già saggiato la pista di prova del Palio al Centro Civico Rioni lunedi scorso provando ben tre cavalli. Per la Bigorda hanno in Enrico Gnagnarella un ragazzo in crescita, fra l’altro gli voglio fare ancora i complimenti per la recente laurea ottenuta col massimo di voti, che ce la sta mettendo tutta per migliorarsi tecnicamente. Al momento, pochi cavalli in scuderia, direi solo quelli da Bigorda. La punta per la giostra minore è sicuramente ancora Princesse De Rio,  la seconda classificata della scorsa edizione. Quelli da Niballo arriveranno, da Foligno, in un secondo tempo. Nel 2022 il Borgo fu l’unico a portare alle prove tre cavalli da 12.3/12.4, ma due di loro sono stati in seguito venduti. Rimane il vincitore del Niballo, Silver Wash. Il forte sauro, oggi quattordicenne, sarà probabilmente affiancato da un soggetto più giovane. Si fa il nome di Mister Armando un purosangue di cinque anni, vincitore a Sulmona nel 2022. Nella scuderia diretta da Fabio Massimo ci sono anche Castellara Saura e Socrates de Bonorva.

Il Rione Rosso come lo vedi?

Nel Rosso c’è Matteo Rivola che, dopo la bella quanto inaspettata prestazione dello scorso anno, sta lavorando con determinazione per fare ancora meglio. Per la Bigorda si vedrà, ma potrebbero riproporre lo “straniero da Tarquinia”, Daniele Leri. Destrieri si da, come è giusto, credito a Vanilla Cream,  la cavallina giunta seconda al Niballo 2022. In preparazione alcuni nuovi soggetti i purosangue come Coltre  di Neve, Maisimileaquesta, Voltagabbana, oltre all’anglo arabo Bide Tue.

Al Rione Verde pare non ci saranno novità rispetto al 2022?

A Porta Montanara è rientrato a tutti gli effetti Marco Diafaldi, e qui ci siamo. Con lui che si prepara da gennaio il Verde nutre l’ovvia e concreta speranza di poter disputare una giostrata importante. Bigorda con Stefano Venturelli a cavallo per la seconda volta. Il Verde si presenterà con tre cavalli già affrancati da dei 12.5/12.6, ottenuti lo scorso anno fra prove e Niballo. Ve li propongo in un ordine qualitativo proprio in base ai riscontri cronometrici: Magia dei Sapori,  Guaderiann e Blue Mayson. Si dice sia migliorato e cresciuto molto anche Green  Commander, il baio che disputò la Bigorda 2022. Infine riporto che anche l’ultimo arrivato e perciò eventuale debuttante, Il Carbonaro, pare stia lavorando molto bene.  

Stefano Venturelli alla Bigorda 2022 su Green Commander per il Rione Verde
Stefano Venturelli

Rione Nero, cambio dirigenziale ma poche novità in scuderia?  

Entrando nel contesto del Nero voglio ribadire che, almeno secondo me, il risultato della scorsa edizione non va inteso a manifesto di valori agonistici vari. Matteo Tabanelli rimane uno dei Messeri da Bruno Neri più forti di questi ultimi anni e non mi meraviglierei nel rivederlo contendere il prossimo Niballo fino all’ultimo respiro alla ricerca della terza vittoria nella gara faentina più importante. Per la Giostra minore pare che ci sarà ancora Daniele Maretti. Cavalli. Io continuo a ritenere Kelly in Black quella da battere. La morella è affiancata, oggi come oggi, dalle quattro anni Borakay e Future  Nostalgia. E’ invece indirizzata alla Bigorda la più esperta Golden Taty; altra purosangue capace di un 12.430 in prova al Bruno Neri, venendo da sinistra. C’è anche Vega Durgalesa.

Messer Matteo Tabanelli del Rione Nero su Boracay in allenamento
Matteo Tabanelli.

Infine, Mario, le strategie del Giallo quali saranno?  

Tenere per ultimo il Giallo mi pare veramente strano. Rimane ancora la scuderia con i cavalli più forti a disposizione, anche se gli si stanno un attimino invecchiando. E’ confermato, o almeno così sembra, che Gege Gertian Cela possa, voglia,  correre il  Palio. La  Bigorda è l’anello mancante del puzzle di Porta Ponte. Chi correrà? A giorni se ne saprà di più se sarà cosi o no. Gege poteva correre ancora anche la Bigorda e avevano tentato di prendere Lorenzo Melosso, lo “straniero ascolano”, per il Palio, ma l’affare pare sfumato. Porta Ponte ha in scuderia ben tre cavalli da 12.6, due che sono stati anche capaci di stampare dei 12.3/12.4. Come si fa a non ritenerli ancora una volta i più forti nel contesto generale. Ramona Danzig è una sicurezza, Ischia Porto oramai si sa quanto sia potente e Foto di Rito è si da rivedere, ma decisamente più alla mano del recente passato. Hanno in lavoro anche altri soggetti, All Our Dream, Quackerjeck e l’ultimo arrivato Zarck ma momentaneamente di minor interesse; almeno dal mio punto di vista, poi si vedrà.

Gabriele Garavini