Il 18 aprile scorso è stato presentato alla cittadinanza il Gruppo Disabilità Faenza Aps, nato come ente di coordinamento tra associazioni che operano nell’ambito delle disabilità, con l’intento di essere interlocutore privilegiato nei confronti, in primis, della pubblica amministrazione. Sei le realtà del nostro territorio che hanno unito le proprie forze: Asp Romagna Faentina, A mani libere, Anffas, Anmic, Autismo Faenza e Grd – Genitori ragazzi con disabilità. Diverse sono le disabilità e le aree specifiche di competenza di queste realtà (autismo, sindrome di Down, disabilità intellettive, invalidità civili) che seguono oltre 250 famiglie nel faentino, ma comune è l’obiettivo che le unisce: coinvolgere la cittadinanza e promuovere azioni di inclusione sociale delle persone con disabilità.

Presidente è stata eletta Maria Antonia Bedronici

L’assessore al Welfare Davide Agresti spiega: «Perché un’associazione di associazioni? Per provare a vincere le sfide quotidiane ognuno con la propria identità, ma facendo squadra mettendo a fattore comune il valore aggiunto delle competenze di ciascuno. Questo permette di acquisire forza: un unico interlocutore parla di più realtà e più famiglie avendo conoscenza diretta delle loro esigenze e problematiche».
presidente dell’associazione è Maria Antonia Bedronici: «Questa nuova associazione si occuperà dei bisogni delle decine di famiglie che già si appoggiano alle associazioni fondatrici. Il nostro motto è Insieme si può fare di più. Importante sarà la raccolta di ulteriori adesioni sia di famiglie sia di associazioni dedicate ad altre disabilità, per ampliare i punti di vista».

Fare rete e supporto di 250 famiglie

Tra gli obiettivi del Gruppo Disabilità Faenza ci sono la creazione di un database sui bisogni specifici del territorio, la verifica del rispetto dei diritti dei disabili, lo sviluppo della rete di consulenza e servizi offerti e reperire fondi e risorse. Tanti gli argomenti da affrontare: dalle abitazioni all’inserimento lavorativo dei disabili anche gravi, fino alla sensibilizzazione al tema dei caregiver. Uno dei primi progetti che il Gdf a seguirà sarà la ristrutturazione del Palazzo delle Esposizioni, finanziata con fondi Pnrr, che diventerà la sua futura sede.

Francesca Tambini