Sono tornati a illuminare la chiesa dell’Osservanza di Brisighella con la loro luce, in tempo per la prossima Pasqua. Grazie al prezioso lavoro di restauro del perito tecnico Giorgio Cicognani, la coppia di angeli-candelieri di scuola bolognese del XVIII-XIX secolo è potuta tornare in tutto il suo splendore in chiesa. Fanno parte di una serie di candelieri a forma di angeli ancora presenti all’Osservanza. La conservazione di queste due statue è stata compromessa nel corso di vari anni da diverse cause e da agenti come la polvere, la cera di fusa, l’acqua, l’umidità e infine svariate rotture dovute a cadute.

Il lavoro di Cicognani si è focalizzato nell’analizzare vari ambiti di intervento. Innanzitutto lo strato di polvere, che si era accumulato nel tempo, soprattutto sulle superfici interne, e la cattiva conservazione in ambienti umidi hanno causato alterazioni alla policromia. Cadute accidentali hanno provocato, poi, il distacco di ali (fermate con filo di ferro al corpo centrale) e altre scissioni ai basamenti. Poi c’è stato un uso di candele, nel corso degli anni, non sempre idonee.

Altro punto la presenza di colature di acqua, che evidenziano ancora una volta quanto poco idonei sono stati i luoghi dove le statue erano depositate con infiltrazioni di acqua provenienti dal soffitto. Sono state riscontrate varie sovrapposizioni di colore effettuate in anni non precisati. L’intervento più invasivo è stato quello di dipingere le ali e le cornucopie con piombaggine (non facilmente reversibile), mentre originariamente sulle ali vi era una doratura a mecca.

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Foto Samuele Marchi