Carlo delle cicogne è il titolo del libro che racconta come Carlo Gulmanelli riportò le cicogne a Faenza. Nato a San Pier Laguna il 10 luglio del 1929, nel 1956 divenne giardiniere della villa dell’industriale Roberto Bucci che aveva da tempo un sogno: introdurre nuovamente, dopo circa 400 anni a Faenza, una colonia di cicogne. L’impresa riuscì grazie anche all’impegno costante, proseguito per mezzo secolo, di Carlo che Bucci assunse in veste di custode e di allevatore di animali selvatici rari.

Il volume sarà presentato il 22 marzo nella sala del consiglio comunale

libro cicogne

«Carlo – illustra l’autore Gian Paolo Costa -, che ho conosciuto e del quale ero amico, mi chiese di scrivere un libro assieme a lui, sotto dettatura. Mi parlò del periodo della guerra e dei rastrellamenti tedeschi e nel libro ho illustrato con fotografie uno di questi omicidi di civili da lui vissuto; della sua amicizia con Tonino Guerra e dei loro ritrovi: fu proprio il poeta riminese a chiamarlo Carlo delle cicogne; della riconoscenza nei confronti di Roberto Bucci il quale ebbe il merito di aprire e ampliare le aree verdi di Faenza, il Tondo e il parco di piazza d’Armi a lui, poi, intitolato».

Carlo Gulmanelli morì il 29 dicembre 2011 e il suo amore per i volatili e gli animali, in generale, è testimoniato dall’Oasi delle Cicogne, dove trascorreva tutta la sua giornata. Fu anche premiato, nel 2002, come “Faentino sotto la Torre”. Il libro, edito dalla Tipografia Valgimigli (22 euro), sarà presentato mercoledì 22 marzo alle 18 nella sala del Consiglio comunale.