L’associazione Progetto Sicurezza Faenza traccia un bilancio dell’anno passato e progetta il futuro. Tante le attività messe in campo nel 2022, anche in ambito sociale, come l’aiuto ai profughi ucraini. Più inerente al proprio ruolo è stata invece l’educazione stradale svolta presso le scuole. «Durante i corsi abbiamo parlato a oltre 300 alunni – spiega il presidente Alvaro Vanni -. L’obiettivo è stato quello di renderli consapevoli, compatibilmente alla loro età, dell’importanza di una corretta educazione civica e stradale. Personalmente devo dire che è stata un’esperienza unica, a volte mi sono sbalordito quanto i bambini siano perspicaci, abbiamo desiderio di ascoltare e imparare con molta più responsabilità degli adulti. A fine corso ne abbiamo portati oltre 280 in piazza del Popolo, dove si sono cimentati in una gimkana a scopo educativo, seguiti dalla Polizia Municipale». Esperienze che si ripeteranno anche l’anno prossimo, assieme da altre in cantiere. La prima si svolgerà sabato 11 febbraio a Faventia Sales con la 4^ edizione della Giornata della Sicurezza e dell’educazione stradale.
Prioritario il lavoro sulle piste ciclabili faentine
Tra le proposte dell’associazione c’è poi il limite dei 30 km orari nei centri urbani dell’Unione Romagna Faentina e la revisione – e nuova definizione – di alcune piste ciclabili. Nello specifico si vuole la rimessa in condizione di alcune ciclopedonali del Comune, come ad esempio quelle sconnesse o in degrado, quindi pericolose per il cittadino che le percorre sia in bici sia a piedi. Inoltre si vuole riprendere in considerazione la segnaletica preventiva “metro e mezzo” con l’incremento dei cartelli cosiddetti salva ciclisti, oggi più che mai di grande attualità vista la recente proposta di legge del l’onorevole Mauro Berruto in sede parlamentare.
Gabriele Garavini