Da qualche settimana è andato in archivio il 2022, che ha sancito la rinascita completa delle iniziative del Palio del Niballo di Faenza dopo la pandemia. C’è stata, dopo 64 edizioni, la vittoria della giostra di un cavaliere non faentino, il folignate Luca Innocenzi, ormai da più di un lustro il miglior cavaliere d’Italia. Gli sbandieratori faentini hanno dominato i tricolori assoluti di Querceta vincendo ben tre categorie e la combinata. Infine Willer Giacomoni ha annunciato di aver posto fine alla sua lunga carriera, sia di cavaliere sia di responsabile di scuderia, mettendo fine praticamente a un’era, visto che lui e suo padre Mario hanno vinto ben 19 volte il Niballo. Questo però fa un po’ pensare, dato che dal 2023 non ci sarà più il vincolo che lega un cavaliere a un rione (il tutto disciplinato da norme per altro molte discutibili e macchinose, oltre che onerose, ndr) e questo avrebbe permesso a Willer di tornare a correre il Palio.

Il sindaco Isola: “Vogliamo portare il mondo rionale nella quotidianità”

Ma guardiamo avanti e per analizzare il futuro della manifestazione abbiamo avvicinato il sindaco Massimo Isola. Nel 2022 è tornato il Palio: «Questo ci ha dato una grande gioia e ha avuto un significativo impatto sociale. Vogliamo lavorare affinché cresca anche la dimensione culturale e turistica legata agli eventi delle rievocazioni storiche e non solo il Palio o i rioni. Nel 2023 mi auguro ci possano essere altri eventi legati ai rioni: secondo me ci sono gli spazi di manovra per portare il mondo rionale nella quotidianità». Inoltre «stiamo lavorando a due grandi eventi: uno nel mese di maggio legato ai cavalli e ai maniscalchi che si terrà in Fiera e porterà centinaia di persone da tutto il mondo; il secondo riguarda gli sbandieratori: ci stiamo infatti candidando a ospitare i Campionati italiani 2023. Questi due eventi potrebbero essere riproposti ogni anno, considerando la rotazione tra città candidate per la gara delle bandiere. Ci saranno inoltre spazi di manovra per altri eventi particolari».

Il nodo stadio e la proposta di togliere la Bigorda per un altro Palio: “Aspettiamo proposte dai rioni”

Anche quella dello stadio Bruno Neri, per il primo cittadino, «sarà una bella sfida. L’emergenza Covid ha creato problemi nella convivenza tra soggetti che usufruiscono dello stesso spazio. Noi in questi ultimi sei mesi, con grande cautela e grande rispetto per tutti, abbiamo cercato di ricucire tali rapporti. Credo che nel 2023 ci saranno le condizioni per creare un clima costruttivo di rispetto reciproco tra i soggetti che interagiscono in quello spazio, e possiamo dire che tra entrambi i fronti c’è l’assoluta volontà di provare a ripartire con un clima nuovo. In questi primi mesi lavoreremo per creare le condizioni di una nuova convivenza tra mondo sportivo calcistico e quello del palio affinché, come sempre è stato, possano convivere nello stesso contesto. Ad oggi, fermo restando che siamo disponibili a valutare altre proposte, mi sembra di capire che l’idea di una sana alternanza sia nelle corde di tutti». Infine sull’ipotesi trapelata in questi giorni di fare un altro Palio al posto della Bigorda, Isola conclude: «Noi, come Amministrazione, siamo sempre pronti ad analizzare progetti e iniziative nuove, non ci sono problemi. Aspettiamo eventuali proposte dai rioni e se tutti saranno d’accordo si potranno fare cose nuove».

Gabriele Garavini