Già da alcune settimane, in alcune classi dell’Istituto Oriani di Faenza il futuro irrompe in grande stile e con strumenti tecnologici di ultima generazione, che avvicinano mondi fisici e virtuali in modo altamente creativo.

Alcuni professori e i loro studenti si sono trovati proiettati nel giro di qualche secondo in un mondo inesplorato, se non fosse che l’ambiente fisico reale, fatto di sedie, banchi e lavagna multimediale, oltre alla barriera fisica dei muri dell’aula, condivide con l’ambiente virtuale quella che il sociologo polacco Zygmunt Bauman ha definito ‘liquidità del tempo’.

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L’Oriani dunque ha scelto di abbracciare una nuova sfida investendo anche sul metaverso e sull’uso strumentale della tecnologia, calando nella concretezza didattica quotidiana questa nuova realtà mista senza rinunciare agli aspetti educativi, indispensabili per un corretto rapporto con la tecnologia.

Sabato 17 dicembre, a partire dalle ore 14:30 per il settore tecnologico e dalle 15:30 con quello economico, in occasione del secondo Open Day con ingresso su prenotazione (www.itoriani.it), sarà possibile visualizzare la ricca dotazione informatica e digitale della scuola di via Manzoni, visitando aule e laboratori insieme a docenti, studenti e famiglie.

L’avvento del metaverso è anche l’opportunità di ripensare la nostra realtà imparando dagli errori del passato. Sfida che l’Istituto Oriani abbraccia ogni giorno con le istituzioni, le famiglie, gli studenti.

La partita più grande però che si gioca in questa transizione epocale è quella di non perdere l’umanità e di tenere alta l’attenzione sulle tematiche del benessere, dell’inclusione e della sostenibilità.