La mostra fotografica Il Prezzo della Libertà”, dedicata alla guerra in Ucraina, apre le sue porte ai visitatori il 17 dicembre 2022 a Palazzo delle Esposizioni a Faenza.

L’evento è l’iniziativa di volontari ucraini delle città di Faenza e Forlì ed è stato realizzato con il patrocinio di Comune di Faenza. Nella organizzazione dell’evento sono state coinvolte anche due associazioni ucraine: San Giuda Taddeo ODV e Associazione Culturale “LeLeKa”.

Le storie di guerra delle città ucraine: Kyiv, Kharkiv, Borodianka, Bucha, Irpin, Izium sono raccontate tramite le foto di due fotografi Igor Zakharenko e Stanislav Hubkin. La mostra fotografica è piena di contrasti. Alcune foto raccontano delle distruzioni portate dalla guerra. Le altre invece mostrano che, nonostante tutto, la vita continua.

La seconda parte della mostra è dedicata a una sola città, Mariupol. Le foto sono state predisposte dall’esposizione “Mariupol. DE TY?” (“Mariupol. Dove sei?”) – una mostra fotografica a cura del Comune di Mariupol che è stata precedentemente tenuta in tre città ucraine: Ivano-Frankivsk, Kyiv e Uzhhorod.

Complessivamente la mostra fotografica “Il Prezzo della Libertà” è composta da circa 180 fotografie.

Per completare l’ambientazione, la mostra sarà integrata con i brevi video riprese da drone del fotografo Aleksandr Shkurdiuk.

L’obiettivo dell’evento è non solo mostrare le conseguenze della guerra, ma di più la resilienza di persone ucraine ed il loro coraggio. Il popolo ucraino non ha mai voluto la guerra, ma paga un altissimo prezzo per il suo desiderio di vivere libero sulla propria terra.

L’ingresso alla mostra è gratuito. Sara disponibile una cassetta per chi vuole lasciare un’offerta. I fondi raccolti saranno destinati agli aiuti per i bambini ucraini.

Giorni e orari di apertura


17 – 26 dicembre 2022, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 20.00.

Chiusure straordinarie: 24/12/2022 e 25/12/2022

I volontari che hanno preparato l’evento: Igor Savitskyy, Vitaliy Tykhonovych, Mariia Anastasiia Friauf, Olga Molodid e Don Vasyl Romaniuk.