Domenica 2 ottobre, scivolando in un canalone della “Torre Lavina” (una montagna del gruppo del Gran Paradiso nelle Alpi Graie) è morto il giovane architetto Giovanni Maria Gualdrini, la cui grande famiglia è faentina. Aveva solo trent’anni. Appassionato rocciatore, si era laureato in architettura con il massimo dei voti al Politecnico di Milano. La sua ricerca condotta nella capitale dello stato indiano del Gujarat e intitolata “Sewing Ahmedabad’s Wounds” (Ricucire le ferite di Ahmedabad) aveva ricevuto il primo premio dell’Ordine degli architetti di Milano quale miglior tesi di laurea dell’anno 2019. Giovanni Maria, nato a Bologna e residente nel capoluogo lombardo, era figlio dei faentini Gianfranco Gualdrini, fisico dell’Enea, e Carla Guerrini, docente di Matematica all’Università di Bologna. Lascia anche i due fratelli maggiori Michele e Francesco, residenti a Roma e Milano.