“Il direttivo di Faenza Coraggiosa, dopo aver discusso della situazione politica nazionale, non propone un’indicazione di voto univoca ai suoi iscritti ed elettori, ma una riflessione aperta ad ulteriori contributi e, ci auguriamo, all’interlocuzione con i candidati nei nostri collegi delle liste raggruppabili sotto la dicitura, un po’ traballante, di centrosinistra.
Ad oggi, Faenza Coraggiosa è una semplice lista civica locale senza riferimenti nazionali e senza portavoce e leader riconosciuti; alcuni di noi sono iscritti a Art1, ai Socialisti Italiani, a SI, all’Altra Faenza ma la maggior parte non si riconosce in nessun partito nazionale.
Abbiamo pertanto individuato un perimetro politico all’interno del quale riconosciamo dei possibili interlocutori, non dei sicuri interpreti dei pensieri e delle sensibilità che trovano ospitalità dentro Faenza Coraggiosa: Impegno Civico, la coalizione a guida PD, il M5S, Unione Popolare.
Tutti abbiamo criticato una legge elettorale illiberale, peraltro promossa e votata anche dai partiti che oggi ne temono gli esiti più nefasti per le nostre Istituzioni.
Il richiamo al voto utile, proposto e motivato anche al nostro interno, non ha convinto molti: gli stessi partiti che oggi lo evocano, è stato replicato, non hanno mostrato una volontà reale e tenace a costruire un fronte repubblicano.
E se è vincolante che una lista, per eleggere dei parlamentari, superi la soglia nazionale del 3%, è vero anche che tutte le liste sopra la soglia concorrono all’assegnazione del 63% dei parlamentari.
Il direttivo di Faenza Coraggiosa non dà quindi un’unica indicazione di voto, ma sottopone ai partiti e ai candidati del centrosinistra una serie di temi e di questioni che crede qualifichino chi si dice di ‘sinistra’, con l’auspicio che le risposte che riceveremo aiutino noi e tanti elettrici ed elettori confusi ed incerti, a recarsi alle urne con maggiore convinzione e passione.”
Coerentemente a questo ragionamento politico, Faenza Coraggiosa chiede ai candidati del perimetro del centrosinistra del nostro territorio di esprimere il proprio punto di vista su 6 aspetti fondamentali:
> Riforma della legge elettorale:
Un giudizio sull’attuale legge elettorale e una (eventuale) proposta di riforma
> Transizione climatica:
Quali proposte concrete da attuare nella prossima legislatura?
> Giovani generazioni, formazione:
In che modo intendete riformare e rilanciare il sistema pubblico dell’istruzione e della formazione? Supporto psicologico e spazi per l’aggregazione, inserimento nel mondo del lavoro.
> Sanità:
Restituire un ruolo chiave alla sanità pubblica, rinforzare il supporto a disabilità, disagio e malattia psichiatrica.
> Riforma delle tutele del lavoro:
Eliminare precariato sistematico e superare con decisione le politiche e le convinzioni economiche e sociali alla base del Jobs Act. Garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
> Immigrazione:
Il sistema di accoglienza, la riforma dei trattati UE sull’immigrazione e abolizione della legge Bossi-Fini