L’opera in terracotta di Giuseppe Rossetti, detto il “Mutino” (1864-1938), torna a casa, alla chiesa dell’Osservanza di Brisighella. Una delle formelle della Via crucis, che l’artista realizzò proprio per questi spazi alla fine dell’Ottocento, nei giorni scorsi è stata riposizionata nei luoghi originari dopo un’attenta opera di consolidamento e recupero realizzata da Giorgio Cicognani, perito di opere medievali e moderne, che si è messo all’opera su segnalazione degli Amici dell’Osservanza.

Nello specifico, è stata recuperata la formella che rappresenta la V stazione, Gesù aiutato dal Cireneo a portare la croce. «La formella in questione rischiava una caduta a terra a causa del distaccamento dello strato gessoso che era stato posto su una tavola di legno – spiega Cicognani -. Una precedente caduta di questa terracotta aveva provocato spaccature diverse e lasciato vuoti a causa di frammenti non recuperati. Un asse di legno centinato, della stessa dimensione della formella, teneva incollato con una grande quantità di gesso, i frammenti, chiusi poi sul bordo da una fascia di lamiera. Non sappiamo l’anno della caduta né di chi abbia ricomposto sommariamente i pezzi».

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La formella prima dell’intervento di Cicognani.

Quest’estate Cicognani si è messo all’opera nel suo studio per recuperare la formella. «Ora, i frammenti sono stati liberati dalle superfici gessose, solo in due casi si sono lasciati i vecchi attacchi un po’ difformi per impossibilità di scioglierli, visibili in alcuni punti della superficie – spiega -. In questa non facile operazione di recupero si è scelto, nel rispetto dell’omogeneità delle altre formelle, di non effettuare un vero e completo restauro. Alcune vecchie scheggiature e mancanze non sono state integrate a documentazione della prima caduta. Si sono usati colori acrilici reversibili e colle adatte a materiali ceramici. La vecchia tavola in legno è stata tolta, sostituita con una leggera struttura metallica creata ad hoc con relativo gancio». Per il futuro «è auspicabile – dice Cicognani – poter sistemare, quanto prima, i cartigli della Via crucis per mantenere intatta l’opera del “Mutino” e offrire ai fedeli una corretta lettura».