Grazie all’intenso e fruttuoso lavoro di mediazione e di dialogo, svolto da tre cittadini della nostra Regione, Sergio Capatti, ferrarese, Presidente della Camera di Commercio Italo-Moldava, Giovanni Bella, ravennate, presidente di I.GE.A. Italia-Georgia Association e Vittorio Ghinassi, faentino, membro del Consiglio direttivo delle due Organizzazioni e vero ispiratore dell’iniziativa, lunedì 4 luglio 2022 a Roma, nella Sede di Unioncamere nazionale, alla presenza degli Ambasciatori Anatolie Urecheanau della Repubblica Moldova e Konstantine Surguladze della Georgia, è stato siglato un Protocollo di intesa allo scopo di incentivare i rapporti di collaborazione tra le imprese e favorire lo sviluppo delle economie di Italia, Moldova e Georgia.
Al di là delle ricadute positive che l’Accordo produrrà sul piano economico, l’aspetto più rilevante e significativo dell’iniziativa è sicuramente di carattere “politico”, in quanto pone le basi per un lavoro comune fra imprese e Istituzioni di Stati diversi, due dei quali fortemente coinvolti nelle vicende della guerra in Ucraina. La Repubblica Moldova, come noto, ha al proprio interno una parte di territorio, la Transnistria, a maggioranza russofona, che è di fatto sottratta alla sovranità dello Stato moldavo e ha forti legami con Mosca; situazione identica, o molto simile, si presenta in Georgia nelle Regioni dell’Ossezia del sud e dell’Abkhazia.
Si parte da progetti di promozione legati alla commercializzazione del vino
In questi tre territori, circa una trentina di anni fa, è stata sperimentata dalla Russia la strategia politica e militare adottata poi per la Crimea ed oggi per il Donbass, cioè il riconoscimento delle autoproclamate Repubbliche indipendenti e il conseguente sostegno economico e militare. E’ fondamentale fare percepire concretamente a questi Stati, che potremmo definire “in prima linea”, la vicinanza dell’Europa ed è importante farlo non solo a livello di Istituzioni Europee e di Stati, ma anche di imprese, associazioni, cittadini. Ogni iniziativa che va in questa direzione rappresenta un segnale forte, estremamente utile per consolidare le relazioni di amicizia e rafforzare l’anelito di questi popoli ad entrare a far parte della grande famiglia europea e occidentale.
Il primo progetto messo in cantiere, a seguito della firma del Protocollo, si chiama “The wine gold ring” (L’anello d’oro del vino) e avrà come obiettivo quello di creare strumenti condivisi di promozione e commercializzazione del vino nel mondo tra tre dei Paesi che possono vantare di possedere le più antiche tradizioni di coltivazione della vite e di produzione in campo enologico.