Niente più mascherine in classe né didattica a distanza. A poche settimane dalla ripresa delle lezioni (in Emilia-Romagna la campanella suonerà il 15 settembre), il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole un vademecum con le principali disposizioni per l’avvio del nuovo anno.
Le mascherine non saranno più obbligatorie, tranne per quegli alunni o personale fragile. Si potrà andare a scuola anche se raffreddati, ma solo se i sintomi sono lievi e in assenza di febbre, indossando na mascherina chirurgica o una ffp2.
Restano a casa invece i positivi, chi ha febbre oltre i 37,5 gradi oppure la sintomatologia compatibile con il Covid: tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito, perdita del gusto e/o olfatto, cefalea intensa. Come è accaduto finora, chi in classe presenta sintomi dovrà essere spostato in una stanza isolata predisposta ad hoc in attesa dell’arrivo dei genitori per gli alunni minorenni. Gli ammalati di Covid potranno rientrare a scuola presentando l’esito negativo del test molecolare o antigenico. In caso di uno o più casi positivi confermati, non sono previsti misure speciali per la gestione dei contatti nell’ambito scolastico, si provvederà però a una sanificazione straordinaria e tempestiva. Tra le altre misure di prevenzione sono confermate la sanificazione degli ambienti, la disinfezione delle mani e il ricambio frequente dell’aria. In continuità con gli anni precedenti, viene confermato il sistema di monitoraggio per valutare gli impatti che la diffusione del Covid ha sul sistema di istruzione.
Il Ministero dell’Istruzione precisa che si tratta di disposizioni che potrebbero cambiare qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino nel corso dell’anno scolastico.
Francesca Siroli