Una bella storia di accoglienza che riguarda Faenza: una bimba afgana, nata con idrocefalo e spina bifida, arrivata in Italia un anno fa esatto, è ospitata a Faenza in una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Nata con una disabilità molto grave, la bimba era stata abbandonata all’età di 2 anni dai genitori sulle porte di una moschea di Kabul.

E’ stata poi accolta dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa ed è fortunatamente riuscita a fuggire un anno fa, il 25 agosto 2021, grazie ad un volo militare, mentre la situazione in Afghanistan precipitava e i talebani tornavano al potere.

Racconta Chiara Bosi, la madre che l’ha accolta: «All’arrivo la bimba si aggirava continuamente per le stanze, silenziosa…  la suora che l’ha accompagnata da noi mi raccontava che dal suo arrivo in Italia la sua situazione è molto migliorata: pur non parlando interagisce e si fa capire coi gesti i suoi bisogni.

Ha cominciato a dormire tranquilla se qualcuno mettendola a letto passa qualche momento di coccole con lei. Gradisce tantissimo la vicinanza fisica, le piace essere presa per mano, essere accudita e aiutata…»