Si intitola “Diamo forma al futuro” il primo bilancio di sostenibilità di Vulcaflex, azienda di Cotignola specializzata nella produzione di pelli sintetiche per il settore automobilistico a forte vocazione internazionale, con una quota di export superiore al 90% del fatturato.

L’attività, che oggi si estende su 41 mila metri quadri, è presente dal 1965 sul territorio, dove nel 2021 ha distribuito un valore economico di 112 milioni di euro e ha coinvolto in 2 mila ore di formazione i suoi 425 dipendenti.

“La nostra azienda è da sempre molto attenta all’aspetto della sostenibilità sociale, promuovendo attività a beneficio di tutti gli stakeholder interni ed esterni, all’insegna della massima trasparenza ed onestà – spiega il CEO Roberto Bozzi

È proprio questa volontà che ci ha spinti a produrre questo primo report, come punto di partenza per la futura rendicontazione di performance e progressi”.

Particolare attenzione è posta al rispetto dell’ambiente: nel corso degli ultimi due anni, Vulcaflex ha lanciato una famiglia di prodotti sostenibili ed innovativi con il nuovo brand Nextethic – che racchiude i concetti di etica, estetica e futuro – in cui l’utilizzo di materie prime riciclate e da fonti rinnovabili consente una riduzione del carbon footprint di oltre il 60%.

“L’uomo esercita un’influenza crescente sul clima e sulla variazione della temperatura terrestre: è fondamentale che tutti gli anelli di ciascuna filiera produttiva si pongano obbiettivi condivisi, altrimenti la situazione climatica è destinata a peggiorare irreversibilmente – aggiunge Bozzi. –

Vulcaflex si è posta da anni l’obiettivo dell’economia circolare, investendo in progetti di ottimizzazione delle materie prime, riutilizzo e riciclo di sfridi interni di produzione. Questo impegno strategico, in un mercato in cui la domanda di prodotti e processi sostenibili è sempre più in crescita, aiuterà a ridurre l’impiego di risorse dando alle future generazioni nuove opportunità: solo l’innovazione tecnologica, unita a una sensibilità verso il bene e la salute comune, insieme alla fantasia tutta italiana, ci consentirà di uscire vittoriosi da questo scenario”.

Questi sviluppi necessitano di competenze e strumentazioni di alto livello: per questo, Vulcaflex collabora con l’Università di Bologna, con cui c’è un continuo scambio di informazioni, accesso a tecnologie innovative e analisi specifiche.

Una collaborazione che consente all’ateneo di proporre e inserire stagisti che, a termine del percorso di studi, possono completare la tesi di laurea in azienda creando concrete possibilità di assunzione, come è accaduto a numerosi neolaureati.