Il Giallo vince la 24esima Bigorda d’Oro. Tra gli entusiasmi e gli applausi l’esordiente Gertian Gegè Cela, 21enne di origine albanese, in sella a Ramona Danzig ha realizzato il proprio sogno confermando i pronostici e mantenendo il titolo in via Bondiolo per la gioia sfrenata dei rionali. La festa è scattata nell’ultima serie di sfide quando Cela, dopo essere stato sconfitto dal Verde, ha eliminato dalla vittoria finale prima il Rosso e poi il Borgo, in uno stadio abbastanza pieno. Prima della gara, gioia e premio per gli oltre 50 bambini del rione Nero che si sono aggiudicati per la settima volta il piatto in ceramica offerto dal sindacato panificatori assegnato al miglior gruppo giovani da parte della Deputazione per il Niballo.

La cronaca

Apre la sfida Verde-Rosso vinta da quest’ultimo. Seguono le vittorie di Borgo, Verde e Giallo. Nella seconda serie che vede il Rosso sfidare gli altri, Daniele Leri conquista due scudi, Giallo e Nero. Vincono, invece, il Borgo e il Verde. Nella terza serie scudi assegnati nell’ordine a Nero (il Borgo non si presenta in campo causa un ferro mancante al cavallo), Giallo e Borgo. Manca uno scudo tra Borgo e Verde visto che Enrico Gnagnarella e Stefano Venturelli sbagliano entrambi sul bersaglio. La quarta serie vede Daniele Maretti del Nero sfidare tutti e perdere con tutti. Nella quinta e ultima serie di sfide, decisiva, Cela corre un ultimo brivido nella tornata contro il Verde mancando il bersaglio e rendendo ancora più avvincente e la contesa. Nelle tre successive sfide, però, il Giallo non sbaglia nulla ed elimina prima il Rosso, poi il Borgo e il Nero, ritiratosi, aggiudicandosi così la gara.
Finisce con il Giallo a 6 scudi, il Borgo Durbecco, Rosso e Verde a 4 e Nero a 1. A Gertian Gela consegnato dal sindaco Massimo Isola il cronografo offerto dall’Oreficeria Baravelli a chi effettuava la tornata più veloce (12’653’’).

Gertian Cela: “Voglio dedicare la vittoria alla scuderia e a Enzo Berardi”

«È stata una gara emozionante – le prime parole del vincitore – in quanto mi sono dovuto impegnare sino in fondo e soprattutto rimenare concentrato al massimo per non sbagliare nei momenti decisivi» Sulla cavalla Ramon ha parole d’elogio: «è una forza della natura, bravissima, e in ogni tornata ci ha messo sempre il cuore». «Voglio dedicare questa vittoria – prosegue Gela – a tutta la scuderia che si è impegnata tantissimo per raggiungere questo risultato e a Enzo Berardi, addetto storico delle scuderie del Rosso che ci ha lasciato pochi giorni fa e che mi ha sempre incitato da quando ho iniziato a frequentare le scuderie rionali».

Il rammarico di Gnagnarella, l’infallibile Daniele Leri

Entusiasta il capo scuderia del Giallo, Matteo Rossi: «Non è mai facile ripartire da zero, ma questi ragazzi sono stati ammirevoli per impegno e dedizione. Le vittorie si costruiscono insieme. Gegè è stato strepitoso, sempre concentrato fino alla fine». Secondo posto per Enrico Gnagnarella del Borgo Durbecco. «È stata una gran bella esperienza la mia prima Bigorda; purtroppo ho il rammarico di avere saltato una tornata. Lode comunque al vincitore che è stato molto bravo e mi unisco a lui nel saluto a Berardi che è stato una figura importante per noi giovani cavalieri». Gradino più basso del podio per Daniele Leri del Rosso anche se è stato l’unico dei cinque cavalieri a centrare tutti gli otto bersagli.

Il sindaco Isola: “Una grande partecipazione emotiva da parte di tutto il pubblico”

Infine queste le parole del sindaco al termine della gara: «È stata una Bigorda piena di gioia e molto spettacolare; questo a significare come la macchina organizzativa abbia prodotto buoni risultati. Ma il tema vero credo sia stata la grande partecipazione emotiva del pubblico, che nota ulteriormente il rapporto che c’è fra i Rioni e la città e credo si sia respirata un’energia particolarmente forte e bella. L’assenza per due anni e ora il ritorno di tali manifestazioni hanno prodotto un’emozione più alta, e direi che questo sia emerso soprattutto nella grande presenza di giovani e bambini. È da un paio di mesi che Faenza si sta riappropriando dei propri riti comunitari; è chiaro che le attività rionali sono in pieno fermento e vivere allo stadio il fascino della gara, tutti assieme, è stato molto bello». Infine merita menzione anche il mago faentino Rox che aveva azzeccato il pronostico inserito in una busta alcuni giorni prima della gara.

Gabriele Garavini