Raddoppia il numero di edifici del centro storico, pubblici e privati, che potranno installare sul proprio tetto dei pannelli fotovoltaici. Comincia martedì 28 giugno l’iter di approvazione del provvedimento che permetterà di ampliare le possibilità di installare pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici del centro storico di Faenza. In serata il consiglio comunale di Faenza discute l’approvazione di un ordine del giorno dal titolo “Accelerare la transizione energetica”, proposto in maniera unitaria dalle forze di maggioranza che chiede, tra le altre cose, di agire rapidamente per facilitare ancora di più l’installazione di impianti rinnovabili sugli edifici pubblici e privati. La sollecitazione della maggioranza consiliare è stata subito raccolta dall’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente, Luca Ortolani, “come giunta e Comune – dice – sentiamo prioritario la necessità di accelerare la transizione energetica anche sul nostro territorio, rendendo più facile la riqualificazione energetica degli edifici e la possibilità di installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
La percentuale di edifici raddoppia dal 16 al 38%, si punta a rendere attuativo il provvedimento entro fine luglio
Con le modifiche al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) proposte dall’Amministrazione, si stima che la percentuale di edifici dove si potrà installare pannelli nel centro storico di Faenza passerà dall’attuale 16 al 38%. “Il centro storico è un’area che dobbiamo salvaguardare dal punto di vista storico e architettonico – specifica Ortolani – al tempo stesso dobbiamo dare tutti gli strumenti per avviare una vera transizione energetica anche qui”.
“C’è stata un’attenta ricerca di quegli edifici che potevano supportare, rispetto alla tutela del centro, la presenza dei pannelli sul tetto – specifica Lucio Angelini, dirigente del Settore Territorio – Il centro di storico è di grande valore nel suo insieme, e quindi è stato necessario compiere uno studio particolareggiato. Si tratta di edifici del Dopoguerra, ma anche edifici pubblici“.
Si avrà un incremento anche per il centro storico di Granarolo, che passerà dal 13 al 31%. “Contiamo entro fine luglio il provvedimento diventi attuativo – auspica Ortolani – per arrivare a fare i primi interventi entro l’estate, con i benefici e bonus ancora disponibili”. L’anno prossimo l’approvazione del nuovo Regolamento edilizio avvierà un cambiamento di più ampio respiro su Faenza legato alla transizione energetica.
Qualche mese fa l’amministrazione aveva già introdotto modifiche al Rue per facilitare l’installazione dei ‘cappotti’ termici anche per gli edifici in centro storico, prima esclusi da questo tipo d’intervento. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici invece, questi possono essere installati solo sugli immobili privi di valore, che rappresentano una piccola percentuale di edifici del nucleo storico di Faenza. “C’è grande soddisfazione per questa novità – ha spiegato il vicesindaco con delega al Centro storico, Andrea Fabbri- perché da questi interventi passa un pezzo importante dell’economia delle città, sia in termini di risparmio per i residenti che delle imprese che verranno coinvolte”.
Prima e dopo
Comunità energetiche: studi di fattibilità, vinto un bando da 60mila euro
Riguardo le Comunità energetiche, l’Amministrazione ha vinto un bando europeo da 60mila euro per iniziare uno studio di fattibilità dedicato per capire quali sono gli edifici su cui si potrà massimizzare al meglio il recupero dell’energia. Da lì partirà un percorso che potrà avviare la formazione di comunità energetiche a Faenza, con l’obiettivo, in particolare, rivolto a sostenere le famiglie più fragili. Nella seconda parte dell’anno si è in attesa dell’esito del decreto attuativo del Governo per capire se le comunità energetiche potranno attaccarsi alla cabina primaria o secondaria.
Al momento a Faenza 157 impianti fotovoltaici, il Comune guarda a scuole e palestre
A fine 2021 a Faenza risultavano installati 157 impianti fotovoltaici, per una potenza di emissione di 1.634KW (un numero che può sostenere circa 500 famiglie). “Il numero non è ancora molto alto – sottolinea Ortolani – ma i nuovi processi che stiamo avviando vogliono sostenere proprio i privati”. Per quanto riguarda invece gli edifici pubblici, il bando europeo vuole proprio avviare studi per capire quali sono le superfici più idonee per massimizzare l’energia prodotta. Sotto i riflettori sicuramente gli istituti scolastici (Itip Bucci e Istituto Oriani, in particolare), ma in generale ogni scuola o palestra offre ampie superfici su cui possono trovare spazio pannelli fotovoltaici. Un’idea, per quanto riguarda il mondo dello sport, è quella della formazione di comunità energetiche che uniscano le società sportive, una misura che potrà far calare i costi della bolletta. “Stiamo guardando anche a sistemi di impianti di tipo simil agro-fotovoltaico – conclude Ortolani – da poter sviluppare, per esempio, nell’area degli orti comunali”.