Alla sua prima opera editoriale Roberto Valgimigli ci propone un mondo che ha occhi particolari che ci sorprendono, ci interrogano e ci lasciano inquieti per quel coraggio, volontà e determinazione che quelle donne e uomini testimoniano con il lor vissuto. Ben ventidue personaggi, dalla metà dell’ottocento ai tempi nostri, ci vengono presentati per imparare, ma anche per non dimenticare, come i propri talenti non vadano sepolti, ma bensì investiti affinché rendano frutto per l’umanità che incontrano, per testimoniare come un semplice gesto o un’intera esistenza valgano di essere vissuti.
Molti personaggi ci verranno alla mente dopo tanti anni da quando li incontrammo la prima volta: nella cronaca, nella storia, anche nella leggenda, di altri ne ignoravamo addirittura l’esistenza o ne ottenemmo informazioni travisate, la narrazione ufficiale tende sempre a normalizzare l’accaduto e tacere sui veri messaggio e valori sociali, politici e umani.
Un’esperienza, questa di Valgimigli, che già aveva incontrato il pubblico tramite le onde di Radio Sonora Web, dove per diverso tempo dal suo podcast narrava di questi protagonisti, ora il libro Occhi di un mondo altro edizioni Bookabook, 2021, ci consente di leggere le loro vite e imprese e meditarne i significati e i messaggi.
Di ognuno di essi possiamo allargare la ricerca, oggi i mezzi non difettano, ci torneranno alla memoria e sovente li interpreteremo diversamente da quando ne venimmo a conoscenza. Sono donne e uomini che hanno storie diverse, ma a volte destini analoghi, terminati in tragedie o vissuti fino all’ultimo giorno nella normalità che comunque lascia un segno. Nessuno di questi è stato indifferente, tutti hanno testimoniato che la vita ha un significato, alcuni lo hanno fatto per loro e altri per chi neanche conoscevano, tutti però lo hanno fatto con un unico fine: quello di vivere per testimoniare valori e sentimenti. Un viaggio accompagnati da Amani, il narratore che viaggia nel tempo e nel mondo, per incontrare una umanità che ci consente, anche in questi momenti terribili, di non perdere la speranza e, come scrive Roberto Valgimigli nell’ultima frase del libro: Se si vuol vivere, il mondo è un luogo bellissimo.
Riccardo W. Morfino