Al termine della celebrazione della Donazione dei ceri è stato esposto e svelato anche il drappo che costituirà il premio per il vincitore del Palio del Niballo di quest’anno. L’opera, dipinta dai gemelli Alfonso e Nicola Vaccari di Forlì e confezionata dalla Sartoria del Borgo, raffigura un san Pietro giovanile, che riflette una speranza di gioventù spirituale e fisica. Il santo appare sulle rive del lago di Tiberiade, con lo sguardo rivolto verso destra sotto un cielo trascendentale e paradisiaco, reso tale anche dai colori vivaci utilizzati. Il Palio del Niballo si correrà domenica 26 giugno, mentre la Bigorda d’oro sabato 11 giugno. Il torneo delle Bandiere è previsto il 18 e 19 giugno.

drappo palio 2022

Gli artisti

Ecco gli artisti che hanno realizzato il Palio 2022, che riporterà un’immagine dipinta riproducendo un tema svolto liberamente la figura e la vita di San Pietro, come prescrive il regolamento. Si trattano di Alfonso e Nicola Vaccari. Nati nel 1961, sono gemelli e congiuntamente hanno intrapreso studi di carattere artistico prima al Liceo Artistico di Ravenna, dove hanno avuto come insegnante di disegno Ettore Panighi, e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si sono diplomati nel 1985 con una tesi dal titolo “Glossario critico sui problemi della Transavanguardia”.

Nello stesso anno Achille Bonito Oliva li invita a partecipare alla mostra collettiva “Desideretur” al Palazzo della Ragione di Bergamo, assieme ad altri giovani artisti che non avessero mai esposto prima.

Artisti figurativi, i Vaccari – che spesso, nel tempo, si alterneranno nell’esecuzione di una stessa opera – passano progressivamente da influenze neorealiste e iperrealiste, che la critica inscrive nell’ambito della Nuova Figurazione italiana, a decisive riflessioni sull’opera di Edward Hopper, del quale ammirano particolarmente le scene urbane – simbolo di una mediocrità, di una banalità e di una solitudine quotidiane – improvvisamente riscattate da inattesi segni di bellezza. A Forlì contribuiscono a fondare l’associazione culturale “Bipenne” con la quale espongono a Ravenna nel 1986, a Forlì nel 1988, nel 1989 e nel 1991, a Bologna nel 1990 e a Bertinoro nel 1991. Dagli anni Novanta dopo diverse esperienze (anche sperimentali) si dedicano con maggiore intensità a una pittura figurativa dai forti connotati emozionali.

Sulla scorta di riprese fotografiche effettuate dall’auto in velocità eseguono vedute (spesso notturne) di strade, aree o ambienti urbani: visioni sfuocate di un mondo quotidiano trasfigurato da flash di luce, da viraggi coloristici, da immateriali presenze luminose e da deformazioni visive. Un mondo sfuggente che gli artisti fissano sulla tela esaltandone gli aspetti più astratti e formali e, in fondo, a quelli più apparentemente lontani dai comuni soggetti prescelti.

Il loro dialogo con la contemporaneità si sviluppa, tra attrazione e riflessione, anche nel campo della ritrattistica dove prevalgono interessi per figure femminili adeguate ai canoni estetici richiesti dalla cultura mediatica di massa. Nel 1994 espongono le loro opere “pseudo-realistiche” a Faenza con il titolo “I luoghi ritrovati”.

Seguono mostre a Ravenna (1996) e a Misilmeri (1997), la serie di esposizioni curate dalla Migheli Arte di Bari e l’invito ad esporre alla collettiva allestita da Vittorio Sgarbi in occasione del Festival dei due Mondi di Spoleto del 2010.

Nel 2014 tengono una mostra personale al Palazzo del Monte di Forlì. “Luoghi dell’esistenza” è il tema di una loro recente mostra, alla galleria La Molinella di  Faenza, andata in scena  dal 28 ottobre al 17 novembre 2020. Claudio Spadoni, Achille Bonito Oliva, Flaminio Gualdoni e Dacia Maraini si sono interessati al loro lavoro. Come avviene da oltre tre lustri il Palio, a eccezione del 2021, sarà consegnato il 26  giugno prossimo sul sagrato del Duomo al Rione vincitore della Giostra 2022. Unico rione a non avere mai ricevuto il Palio con questa nuova formula è il Borgo Durbecco.  

Gli artisti che hanno realizzato il drappo del Palio

Questi sono gli  artisti che  hanno realizzato il Palio, che in questi ultimi anni è ormai diventato,  una vera opera d’arte da conservare ed esporre con molta cura: 2020 poi diventato 2021, Marco Casadei, 2019 Daniele Albatici, 2018 Aldo Rontini, 2017 Enrico Zambianchi, 2016 Giovanni Tamarri, 2015 Pier Giorgio Drioli, 2014 Fatevv Innokenty, 2013 Agim Sako, 2012 Enrico Versari, 2011 Franca Faedi, 2010 Cesare Reggiani, 2009 Vittorio Mascalchi, 2008 Luigi Timoncini, 2007 Cristian Casadei, 2006 Pietro Lenzini, poi Roberto Casadio, Daniele Masini, Carlo Polgrossi, Pablo Echaurren e Mauro Andrea. 

Gabriele Garavini