In base alle disposizioni normative statali, da aprile 2022 sono cessate le esenzioni dal pagamento del canone patrimoniale unico prevista dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid, introdotte per le annualità 2020 e 2021 relativamente alle occupazioni di suolo pubblico richieste da titolari di bar e ristoranti.
L’amministrazione comunale di Faenza, per sostenere le imprese in questa nuova fase, con l’obiettivo di accompagnare la ripresa e il ritorno alla normalità, ha però deciso di prorogare l’esenzione dal pagamento del canone fino al 30 giugno 2022.
I titolari dei pubblici esercizi (bar, ristoranti) autorizzati, con validità nei mesi da aprile a giugno, sono dunque esentati dal pagamento e non dovranno effettuare alcun versamento fino a quella data.
Dopo quella data, quindi dal 1° luglio 2022, l’amministrazione ha deciso di ridurre il canone del 30% fino al 31 dicembre 2022. Inoltre, per semplificare e snellire i procedimenti amministrativi e per favorire, comunque, il distanziamento sociale, consentendo una migliore erogazione del servizio di somministrazione all’aperto, è stato deciso di prorogare d’ufficio, fino al 31 dicembre 2022, la validità di tutte le occupazioni di suolo pubblico rilasciate nel 2020 e nel 2021 a causa dell’emergenza Covid, senza necessità che il titolare della occupazione presenti una domanda di rinnovo per il 2022 al Suap.
Permane, in capo ai titolari di occupazione suolo rilasciata nel 2020 e/o nel 2021, la facoltà di presentare richiesta (attraverso una pec) al Suap dell’Unione della Romagna Faentina per variare il periodo di validità della occupazione, oppure per variare (in riduzione o in aumento) la superficie di suolo autorizzata, o anche per rinunciare all’occupazione, se non più di interesse.
In questo caso la domanda di variazione dovrà essere presentata entro il 15 giugno 2022.
“Con questo provvedimento -spiega il vicesindaco e assessore alle attività produttive, Andrea Fabbri-, come amministrazione comunale, abbiamo scelto di incentivare l’occupazione esterna dei pubblici esercizi nonostante la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia e questo anche per la forte spinta del Consiglio comunale.
In questo modo vorremmo accompagnare le attività verso il ritorno alla normalità senza però far perdere quella riscoperta della città e quel vivere gli spazi all’aperto di questi due ultimi anni”.