Il 2 aprile scorso si sono svolte le elezioni per il nuovo Consiglio direttivo che guiderà il Centro sociale Laderchi di Faenza per i prossimi tre anni. Alle votazioni hanno partecipato i soci, in regola con la tessera, che formano l’assemblea generale.
Il nuovo Consiglio direttivo è composto da nove soci: Carmen Graziani, Andrea Balducci, Margherita Turchetti, Ettore Bellini, Imelde Servadei, Oriano Arginelli, Ilia Cassani, Enzo Maretti e Meri Bombardini. Al rinnovo delle cariche la presidente uscente Carmen Graziani non si è resa disponibile per un nuovo mandato pur assicurando, però, il massimo impegno sia di tempo a disposizione che di attività.

Martedì 12 aprile si è riunito poi il nuovo Consiglio che ha eletto Ettore Bellini presidente, Carmen Graziani vice presidente, Oriano Arginelli come tesoriere e Meri Bombardini segretaria. Auguriamo a tutti buon lavoro nella speranza che tanti pensionati del Centro storico si ritrovino in compagnia per allontanare la solitudine che accompagna tante persone.

Covid-19

Il Covid è stato per gli anziani un vero flagello: nel dicembre 2020 è venuto a mancare Cesare Donati, presidente del Centro e Cittadino sotto la torre, lasciando un vuoto improvviso, sentito e difficile da colmare. Al suo posto è stata eletta la signora Carmen, molto conosciuta e benvoluta dai soci, che ha avuto il coraggio di succedere a un uomo autorevole e stimato, portando a termine un mandato che, dopo la chiusura per il lockdown, ha visto a poco a poco una ripresa. Un lavoro difficile, un anno impegnativo che, ancora oggi, non ha consentito di tornare alla completa normalità. Nonostante ciò il Centro è stato aperto tutti i giorni, Natale e Pasqua compresi dalle 14 alle 18, grazie all’impegno della presidente e di alcuni collaboratori, per consentire ai soci di ritrovarsi, passando un po’ di tempo giocando a burraco, briscola, dama o semplicemente per chiacchierare. Qualche pranzo è stato organizzato così come qualche gita pur sempre con le limitazioni degli spazi che regolano ancora queste attività.
La nuova dirigenza e tutti i soci del Centro sociale, quindi, vogliono esprimere un sentito ringraziamento per l’impegno collaborativo di tanti anni ad Alessandro Zanotti, presidente dei Sindaci revisori, e a Ivana Bandini, economa e responsabile del reparto cucina con l’augurio di una lunga e futura attiva presenza. Un ringraziamento particolare va al presidente del Centro sociale Mita, nonché presidente provinciale Ancescao Elmiro Malpezzi per la sua sentita e continua disponibilità.

Cos’è un Centro?

I Centri sociali che aderiscono ad Ancescao sono tipicamente delle Associazioni di Promozione sociale (Aps), cioè organizzazioni che operano prevalentemente attraverso l’attività spontanea personale e gratuita dei propri soci per perseguire scopi di interesse collettivo. Aderire a essi è un’opportunità per uscire dall’isolamento e dalla solitudine; è scoprire che insieme è più facile trovare una risposta ai propri bisogni, ai piccoli problemi quotidiani come ai grandi del quartiere e della città, è stare insieme anche per divertirsi e trascorrere piacevolmente il tempo libero, e cercare l’agio per prevenire il disagio. Un laboratorio in cui arrivano idee, esperienze, sensibilità di tanti e diventano un progetto comune. Sono un luogo sereno in cui i percorsi di liberazione personale si intrecciano con quelli di emancipazione collettiva, si costruiscono legami sociali e si tende al bene comune.

Come funziona?

Tutti i Centri funzionano grazie all’autogestione dei propri soci volontari e gli spazi e le attività sono rivolte agli associati. Si diventa soci inoltrando domanda di ammissione e ricevendo successivamente la tessera. Diventare soci consente di partecipare alle iniziative e attività del Centro sociale di appartenenza e, grazie all’adesione all’Ancescao, anche alle iniziative nazionali.

Chi decide?

L’assemblea, costituita dai soci del Centro, è l’organo sovrano dell’associazione. Decide il programma annuale, vota il bilancio, elegge il Consiglio direttivo, che predispone e applica il programma, elegge il presidente, esegue il mandato progettuale dell’assemblea. Il presidente è il legale rappresentante dell’associazione. Il bilancio consuntivo è il documento che deve essere, per legge, obbligatoriamente approvato dall’assemblea e riassume i movimenti relativi la gestione delle attività, le spese generali, il tesseramento, cioè la situazione economica e finanziaria dell’associazione.