Un’insegnante di musica dell’Istituto Comprensivo Bendandi di Faenza ha assegnato come compito delle vacanze di Pasqua alla sua classe di studiare la canzone ‘Bella ciao’ e fare un video scatenando, inconsapevolmente, una polemica politica in città.

A sollevare la vicenda è stato il consigliere del Gruppo Misto, ex Lega, Gabriele Padovani che giudica la richiesta della docente come “eccessivamente politicizzata” e intende portare la vicenda in consiglio comunale.

A seguire anche la Lega si è schierata tramite il consigliere regionale, Andrea Liverani.

Ecco le sue parole:

La politica deve rimanere fuori dalla scuola italiana, in classe i ragazzi vanno educati: devono imparare la lingua italiana, la matematica, le scienze, la geografia, le lingue straniere. Vanno a scuola per imparare e farsi una cultura senza condizionamenti esterni, tanto più se questi sono di matrice politica. L’ideologia e la propaganda devono stare fuori dalle aule, soprattutto quando in queste siedono dei ragazzini.

Compito e missione della professione di insegnante è quella di di formare e fornire nozioni essenziali per la vita quotidiana, non fare politica. Altrimenti significa essere inadeguati al ruolo”.

Non si è fatta attendere la replica della giunta comunale manfreda che giudica la polemica, innescata da Padovani, assurda e priva di fondamento.

Ecco la dichiarazione congiunta della giunta comunale:

“Riteniamo la polemica innescata dal capogruppo Padovani sulla scelta di un insegnante di musica delle scuole Bendandi di assegnare come compito lo studio di “Bella Ciao” assurda e priva di qualsiasi fondamento. Come hanno già fatto notare molti, confondere come di parte un canto universale come Bella Ciao che simboleggia la lotta al nazifascismo e il desiderio di libertà, significa avere una visione distorta della realtà, della storia e dei valori fondativi della Costituzione che ci unisce tutti, come Istituzioni pubbliche e come comunità civile.

Bella Ciao rappresenta musicalmente quell’humus storico, culturale ed emotivo su cui si fonda la nostra Repubblica, che prescinde da ogni interpretazione, queste si di parte e strumentali, della Lega.  

La questione non meriterebbe di essere stigmatizzata ulteriormente, se non per un altro aspetto su cui riteniamo doveroso prendere posizione: il sottointeso attacco alla scuola e al ruolo degli insegnanti.

La missione della scuola è di far crescere gli studenti attraverso lo studio, arricchito da attività ed esperienze dirette che diano strumenti per riflettere su quanto la storia ci insegna e consolidare le proprie consapevolezze. Un compito educativo importante e delicato che i dirigenti scolastici e gli insegnanti svolgono in continuo dialogo con la comunità e le istituzioni – si pensi ad esempio ai progetti di educazione civica e di consulta dei ragazzi – in un patto reciproco per ribadire assieme l’importanza dei valori della democrazia, della libertà e della solidarietà. 

Per questo esprimiamo solidarietà e vicinanza all’insegnante e all’istituto comprensivo Bendandi, coinvolti da una polemica che svilisce non solo loro ma il sistema educativo nel suo insieme.

Anche il Pd di Faenza ha espresso solidarietà e vicinanza alla professoressa e alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Bendandi.

Il Partito Democratico di Faenza esprime la propria solidarietà alla professoressa di musica Marcella Sbarzaglia e alla dirigente dell’istituto comprensivo Bendandi di Faenza Marisa Tronconi per le polemiche sollevate dal capogruppo Padovani, insieme a esponenti della Lega, che hanno criticato la decisione di affidare agli studenti lo studio del brano “Bella Ciao” durante le vacanze pasquali.

“Bella Ciao” è un inno che ha travalicato i confini nazionali, conosciuto in tutto il mondo e cantato in tante lingue. Esprime la sofferenza causata delle guerre e il desiderio di libertà, al punto da essere inserita, non a caso, in diversi testi scolastici non solo per la sua forza emotiva ma soprattutto perché simbolo dei valori a fondamento della nostra Costituzione, nata sul sacrificio di chi ha sconfitto il nazifascismo.

Tutto ciò sarebbe sufficiente ad archiviare la vicenda come una brutta pagina di cui francamente non se ne sentiva il bisogno. Ma ciò che è più grave è l’intento da parte della politica di voler interferire con la programmazione didattica di una classe scolastica e con la responsabilità dei docenti. Oltretutto rispetto ad una scelta non certo spiazzante: gran parte di noi ha ascoltato e imparato Bella Ciao proprio a scuola.

Ricordiamo al consigliere Padovani e alla Lega che la scuola ha tutti gli strumenti di partecipazione in cui poter discutere e confrontarsi anche a fronte di obiezioni sulle scelte. Tutto il sistema formativo si nutre e cresce dal confronto e dalla partecipazione delle famiglie. Sollevare inutili polveroni mediatici sul nulla, come in questo caso, serve invece solamente a svilire il ruolo educativo della scuola.”

Emanuele Tanesini – segretario PD Faenza