Giovedì 17 marzo, in serata, si è svolto in Municipio, un’incontro col sindaco Jader Dardi e le associazioni di volontariato che di solito si occupano di accoglienza profughi e migranti: Caritas di Modigliana, Amici di don Giulio, Cooperativa Kara Bobowski, Gruppo Alpini di Modigliana, Suore francescane della Sacra Famiglia e altre associazioni.

Molte delle associazioni presenti e le suore, hanno espresso la propria disponibilità per l’accoglienza dei profughi ucraini.

«È grande la disponibilità all’accoglienza dei profughi da parte dei modiglianesi; in pochi giorni diverse famiglie nel territorio hanno iniziato ad ospitare diverse famiglie. Ad oggi sono già 9 le persone ucraine, si tratta di contatti personali, che sono a Modigliana presso famiglie che le hanno accolte. Le ringrazio» – ha dichiarato il sindaco – «Anche la Casa di Gaia – Cooperativa Kara Bobowski – si è offerta per alloggiare 2 madri ucraine coi propri bambini. Stiamo facendo il punto della situazione in paese, per capire come meglio ospitare le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina».

La Regione Emilia – Romagna ha fatto appello all’Amministrazione comunale e alle famiglie per verificare qual’è la disponibilità del nostro territorio ad ospitare.

Prosegue il sindaco: «Vi sono determinati requisiti e regole da seguire per accogliere i profughi. Sia le strutture che le famiglie dovranno rispettarle e accollarsi gli oneri dell’accoglienza. Per i bambini in età scolare stiamo concordando con la scuola primaria per riuscire ad inserirli nelle classi, ma ci sono ancora alcuni problemi da risolvere, come per esempio il problema delle vaccinazioni…

Alle famiglie modiglianesi che intendono ospitare profughi ucraini, meglio se si tratta di contatti personali, consiglio di comunicare subito la presenza dei loro ospiti presso la Questura oppure alla Polizia Municipale o ai Carabinieri, per permettere a loro di attivare subito l’assistenza sanitaria indispensabile. Il permesso di soggiorno non servirà per i primi 3 mesi di permanenza.

Ma gli aiuti continueranno, per stare vicini alle popolazioni che sono rimaste in Ucraina e colgo l’occasione per ringraziare tutti i cittadini e i volontari, per la grande partecipazione alla raccolta di aiuti per l’Ucraina, che si è svolta presso il Punto Raccolta al Centro.

Anche le farmacie Muini e Bertazzoni hanno collaborato in maniera esemplare donando e fornendo farmaci per l’Ucraina. Sabato 19 marzo tutto il materiale raccolto è stato caricato su un furgone ed è partito per essere consegnato a Leopoli, in Ucraina».

Fino a fine mese, il Punto Raccolta, nella sala Don Bassetti al Centro, in piazza C. Battisti 9, rimarrà aperto solo il mercoledì (ore 15 – 19) poi si valuterà.

Continua la raccolta di generi alimentari a lunga conservazione e che non necessitano cottura (scatolame, barrette energetiche, biscotti…), detergenti e disinfettanti (salviette, pannolini…) e farmaci. Le offerte in denaro, si possono versare con bonifico bancario alla Caritas diocesana o consegnarle direttamente al parroco don Marco Corradini. Stop invece alla raccolta di vestiti, scarpe, biancheria…

Roberta Tomba