«Il punto non è dare risposte (che non ci sono) ma suscitare domande, che aiutino a mettersi nei panni degli altri». Risponde così al quesito che da diverse settimane gira per la testa a tanti genitori: come si spiega una guerra ai bambini? Come si raccontano logiche in gran parte illogiche e che suscitano paure in tutti, a livello globale? Di guerra hanno scritto grandi scrittori e illustratori: Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi, spiega Nicoletta Bacco, bibliotecaria della Classense di Ravenna tra le fondatrici del progetto Nati per Leggere. Libri che, soprattutto per i più piccoli, non parlano apparentemente della guerra: «Sarebbe importante affrontare questo tema quando non ci tocca personalmente, prepararsi prima – spiega la nostra bibliotecaria –. Ma ora ce l’abbiamo ‘in casa’», cioè negli occhi e nelle orecchie tutti i giorni. Al centro di questi testi, nella maggior parte dei casi, l’inutilità e l’insensatezza della guerra, da un lato. Oppure la via di uscita dalle nostre piccole e grandi guerre, cioè la relazione, l’empatia.

«Non c’è alcun bisogno di versioni romanzate o edulcorate, a nessuna età – scrive Giuseppe Pontremoli, in un capitolo del suo “Elogio delle azioni spregevoli” che ha un capitolo dedicato ai libri sulla guerra –. C’è invece il bisogno di storie che facciano sospettare di avere a che fare con il reale, storie che non diano risposte ma suscitino domande». «E quando si leggono storie così – prosegue Nicoletta Bacco – succede che i bambini e i grandi riescono a mettersi nei panni degli altri, assumono punti di vista che allenano il senso critico, a non essere autoreferenziali. Come per tutti i libri, quello che leggi diventa un’esperienza che tu non fai ma elabori e così maturi un bagaglio con il quale ci si può difendere emotivamente: un bagaglio di umanità e di empatia». Un seme che si pianta, che fa crescere chi legge e tutta la società. In poche parole, costruisce la pace. «Anche perché – ragiona Bacco – oggi c’è grande solidarietà per i profughi ma siamo sicuri che sarà così anche tra uno o due anni?». Vediamo allora, assieme a Nicoletta, alcuni titoli per bambini e ragazzi che affrontano questo tema in modo originale e spesso memorabile.

I 10 libri consigliati: Libri per i più piccoli

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Flon Flon e musetta, di Aer Elzbieta (1995)

“Un classico”, spiega Bacco. La storia di due coniglietti legati da una profonda amicizia. Un giorno il ruscello dove amavano giocare diventa una barriera da non oltrepassare mai e compare un filo spinato a separarli. I due amici conoscono la crudeltà della guerra che incide sulla loro quotidianità. Al punto che al piccolo Flon Flon a un certo punto viene detto ‘Zitto, non si può parlare di Musetta perché è dall’altra parte della guerra’ (dai 5 anni).

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Due mostri di David McKee (Lapis, 2014).

È la storia di due mostri che vivono su due versanti opposti di una montagna. Non si sono mai incontrati ma comunicano ogni tanto attraverso un buco. Un giorno cominciano a litigare perché uno sostiene che il giorno se ne va e l’altro che arriva. Da qui parte un crescendo di conflitto al termine del quale i due mostri consumano l’intera montagna. Questo però li fa ritrovare, faccia a faccia: si guardano negli occhi e comprendono la bellezza di ciò che li circonda e l’inutilità del loro litigio (dai 5 anni).

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Lucertole verdi e rettangoli rossi di Steve Antony (Zoolibri, 2017).

“Un albo tutto da guardare, dove parlano le immagini”, chiosa Bacco. È la storia della grande guerra appunto tra lucertole verdi e rettangoli rossi: chi mai può essere più diverso? Da un lato la geometricità dei rettangoli, dall’altro il corpo sgusciante e sinuoso di una lucertola. Dopo aver sperimentato innumerevoli modi per scontrarsi e un tentativo di tregua finito male, lucertole e rettangoli a un certo punto si chiedono “Ma perché combattiamo?”. E scoprono, per sfinimento, che è possibile convivere.

Libri per le scuole elementari

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Il nemico di Davide Calì e Serge Bloch (Terre di Mezzo, 2014).

È la storia di due cecchini che non si spostano dalla loro trincea, fino a quando uno dei due non esce e inizia lo scontro. «Puntando lo sguardo solo su uno dei due protagonisti prendiamo il senso ultimo dello scontro: un nemico che non si conosce ma che, in quanto tale, rappresenta ai nostri occhi il peggio. “Ma apprendiamo anche, da quello stesso povero soldato abbandonato in trincea, la stanchezza e il dubbio che tutto questo combattersi non abbia un gran senso”.

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La battaglia del burro, di Dr Seuss, (Giunti, 2004).

«L’autore del famosissimo e amatissimo ‘Prosciutto e uova verdi’ mette in scena la guerra fredda a partire dal conflitto tra gli Zighi, che imburrano il pane di sotto e gli Zaghi, che lo imburrano di sopra». Ironico e divertente, il libro di Seuss diventa una metafora di tutti i razzismi e i nazionalismi.

Bisognera di Thierry Lenain Olivier Tallec

Bisognerà, di Thierry Lenain e Olivier Tallec (Lapis 2006).

È la storia di un bambino che osserva il mondo da un’isola lontana e i suoi occhi vedono guerre, carestie e povertà. «Bisognerà cambiarlo», pensa il bambino. Oppure quando guarda la guerra: «Sarebbe bello – dice – dipingere le divise dei soldati e delle canne fare posatoi di uccelli». Le parole di Lenain e le illustrazioni di Tallec dipingono un mondo fatto di imperfezioni. «Le imperfezioni di un mondo nel quale, nonostante tutto, il bambino alla fine deciderà di nascere».

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La Rosa bianca di Roberto Innocenti (La Margherita, 2016).

«Il libro tratta dalla storia del movimento della Rosa Bianca e racconta attraverso gli occhi di una bambina il nazismo – spiega Bacco –. Si tratta dell’unico autore italiano che ha vinto il premio Andersen assieme a Rodari».

Libri per i più grandi

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L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev (Salani 2009).

La storia di Alex, un bimbo ebreo che, durante la seconda guerra mondiale, come un novello Robinson, si ritrova solo in un edificio abbandonato del ghetto di Varsavia e si reinventa la vita, in compagnia di un topolino (consigliato dai 12 anni).

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Fuori fuoco di Chiara Carminati (Bompiani, 2014).

«Anche in questo caso è la guerra vista con gli occhi di due bambine che al tempo della disfatta di Caporetto sono costrette a spostarsi alla ricerca della nonna: «E pian piano le foto di famiglia iniziano a sfocarsi perché la guerra annienta tutto».

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La guerra del soldato pace. Michael Morpurgo (Salani 2005).

«Due fratelli che si arruolano ma a un certo punto fanno scelte diverse e uno compie un gesto di pace. Una storia di amicizia e amore fraterno che riesce ad andare al di là della guerra» (consigliato dagli 11 anni).

Indici ragionati

Non solo libri ma anche “indici ragionati” di libri affrontano il tema della guerra per i più piccoli. Si sono occupati di questo tema importanti esperti di letteratura per l’infanzia come Walter Fochesato, Marnie Campagnaro, Giuseppe Pontremoli. Tra i repertori bibliografici, si possono citare “Raccontare la guerra” di Fochesato, “La Grande Guerra raccontata ai ragazzi” di Campagnaro e un capitolo di “Elogio delle azioni spregevoli” di Pontremoli. Sul portale Scoprirete (della Rete bibliotecaria della Romagna e San Marino) è possibile trovare delle liste tematiche come quella sulla Prima Guerra mondiale:


www.scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/list/fuori-fuocostorie-di-trincea/421221824466

a cura di Daniela Verlicchi