Ridare futuro a un’area strategica per il territorio, facendo squadra con il mondo delle associazioni e aprendo le porte a quello imprenditoriale. L’area delle terme e della piscina, chiusa da due anni, si avvicina a un possibile punto di svolta: entro il 30 novembre l’Amministrazione dovrà presentare alla Regione il progetto di rigenerazione urbana che permetterebbe di mettere in campo circa 130mila euro di risorse (100 della Regione, e 30 con fondi propri) per dare nuova vita a quest’area. Risorse non sufficienti per un intervento complessivo, ma che darebbe un primo impulso per il rilancio. «Nella stesura del progetto ci stiamo avvalendo della collaborazione di Officina Meme – spiega il sindaco Massimiliano Pederzoli – un team di architetti qualificati che in passato ha lavorato per riqualificare la Darsena di Ravenna con ottimi risultati. L’obiettivo, nel caso il progetto trovasse esito favorevole della Regione, è quello innanzitutto di riaprire la piscina al pubblico per l’estate 2023, ma non solo. Ci siamo confrontati in queste settimane anche con il mondo dell’associazionismo per capire quali altre potenzialità sviluppare in quest’area».
Un’officina bike bar per il turismo in vallata
Da qui, l’idea di realizzare, per esempio, un’officina bike bar, locali in crescita da diversi anni e che propongono cucina, colazioni e servizi specifici per i ciclisti che si trovano a viaggiare lungo i percorsi della vallata, con anche punti di ricarica per le e-bike, sempre più utilizzate. «Darebbe grande impulso per il turismo – specifica Pederzoli – l’area delle terme è un punto strategico, dove passano centinaia di ciclisti che avrebbero così un punto di appoggio a cui fare riferimento. Inoltre, tutto il progetto di riqualifica permetterebbe di dare uno spazio ai giovani in cui ritrovarsi. L’accordo con la proprietà è in via di definizione, per partecipare al bando regionale è infatti necessario un accordo di almeno cinque anni, e successivamente, nel caso tutto andasse a buon fine, come Amministrazione avvieremo un bando di gestione».
Su punta poi a un ulteriore bando che metterebbe in campo 700mila euro uniti a ulteriori fondi comunali
Fondamentale è però portare a termine diversi lavori per tornare a rendere agibile la piscina. «Sono diversi gli aspetti da risistemare: gli spogliatoi, l’area bar, e la vasca stessa che va ammodernata. Nel corso di una riunione con le associazioni sono emerse ulteriori idee, come quella di realizzare una piscina coperta e con acqua riscaldata». Interventi al momento fuori budget per questo bando regionale, ma l’Amministrazione punta anche a un secondo step di più ampio respiro. «Abbiamo già intercettato un secondo bando, più impegnativo, che prevede un contributo da 700mila euro e con impegno dell’ente locale del 30% dei fondi. In questo caso la disponibilità del bene deve essere di almeno 20 anni. Nel caso il primo bando andasse a buon fine, si potrebbe avviare una progettualità ancora più ampia, e allora diverse proposte finora fatte potrebbero realizzarsi. Inoltre siamo sempre disponibili a dialogare con imprenditori che vogliono decidere di investire ulteriori risorse in questo progetto».