Sono uno scout del Gruppo Valdilamone 1 e scrivo per raccontare del campo estivo di quest’anno, che come l’anno scorso si è dovuto svolgere seguendo le procedure anti-covid, ad esempio la misurazione della febbre durante i giorni precedenti al campo e l’obbligo di essere tamponati prima di partire. Il 27 luglio siamo partiti, accompagnati dai genitori, in direzione del Rifugio Cannova. Lì vicino si è svolto il campo. Poi noi ragazzi, aiutati dai capi, abbiamo montato le tende delle cinque squadriglie e la cambusa.
I giorni al campo si sono susseguiti con varie attività come Scoutball, il gioco tipico degli scout, un incrocio tra rugby e scalpo; la gara di cucina, in cui le squadriglie si sono sfidati con ottimi piatti e in cui sono stati valutati tempo, sapore, presentazione ecc…; e le due hike (escursioni, ndr), una di squadriglia, durante la quale ogni gruppetto andava per sé con destinazioni finali diverse e una di reparto, tutti assieme fino a Casette di Tiara. Durante questa occasione abbiamo anche fatto il bagno nel fiume Rovigo.
Un’altra attività che avremmo dovuto svolgere sarebbe stata il “Gioco delle ventiquattro”, un insieme di attività notturne intercalate da una pausa durante la quale si dorme poche ore. Purtroppo quella sera ha piovuto e solo poche parti del gioco sono state fatte. Il campo, a parte quest’ultimo episodio annullato per cause meteorologiche, è piaciuto a tutti ed è stato considerato da molti uno dei migliori. Si è concluso con lo smontare le tende e il ricaricare tutto sul camion diretto a San Cassiano. È stata un’ottima esperienza da rifare l’anno prossimo, speriamo senza pandemia.
Nicola Ridolfi