Dal 6 al 10 luglio i gruppi di prima media delle parrocchie di Brisighella e Fognano hanno vissuto alcuni giorni di condivisione, gioco e fraternità nella canonica di San Valentino (sulle colline di Tredozio).

Il desiderio era quello di creare occasione per costruire comunità, vivere il nostro stare in parrocchia non come impegno tra gli altri per raggiungere un sacramento, ma come esperienza di appartenenza alla Chiesa, di condivisione della fede nella gioia e nello stare insieme.

Trascorrere alcuni giorni insieme è conoscersi di più e meglio, avere la possibilità di vivere nella pratica il Vangelo che viene annunciato negli incontri e nella Messa: condividere tempo con l’altro per fare esperienza dell’Altro.

A guidarci nel cammino l’esperienza della prima comunità cristiana: comunità, riconciliazione, amore fraterno, unità e missione sono state le parole chiave che hanno scandito il nostro itinerario.

L’ambientazione del film d’animazione Kung Fu Panda ci ha invece accompagnato nei giochi e nelle varie attività, fornendoci un esempio di impegno, determinazione, vocazione e ricerca del bene.

Non sono mancate le passeggiate, tempo privilegiato per conoscersi, scambiare due parole, approfondire legami, sperimentare la fatica per arrivare ad una meta. Durante una di queste il torrente Tramazzo ci ha anche accolto per un tuffo ristoratore e un bel pomeriggio nell’acqua fresca.

La preghiera delle Lodi al mattino e quella della Compieta alla sera hanno aperto e chiuso le nostre giornate, dando un respiro ancora più ecclesiale al nostro stare insieme.

Grazie alle visite dei parroci, don Elvio e don Mirko, abbiamo anche avuto il dono di poter celebrare il sacramento della Riconciliazione e di vivere la celebrazione dell’Eucarestia, quest’ultima, vissuta con le famiglie dei ragazzi, ha concluso il campo.

Volendo tracciare un bilancio, questa prima esperienza estiva insieme è stata sicuramente un’occasione colta positivamente dai ragazzi, occasione anche per alimentare la condivisione e la collaborazione tra queste due parrocchie e trampolino di lancio per la prosecuzione del cammino di catechesi in maniera rinnovata e sempre più esperienziale.

San Valentino: tra passato e presente

I 621 metri di altitudine di San Valentino fanno la differenza e l’afa di Brisighella viene rapidamente dimenticata.

Il luogo è ricco di suggestioni spirituali e storiche.  La chiesa, di antiche origini, fondata nel 562 d.C., vantava il titolo di Pieve e alla sua giurisdizione erano state assegnate 21 chiese parrocchiali e vasti territori compresi fra Gamogna, Marradi, Modigliana, Rocca San Casciano e San Benedetto in Alpe. Nel tempo l’edificio ha subito vari interventi che ne hanno modificato l’impianto originario; al 1863 risale l’ultima ricostruzione nell’attuale sito e al corpo principale è annessa una canonica.

In questo luogo,77 anni fa, l’arciprete don Luigi Piazza protesse la clandestinità di Silvio Corbari che,tradito,il 18 agosto 1944 fu catturato dai fascisti nella vicina località di Cornio assieme ad Adriano Casadei, Arturo Spazzoli ed Iris Versari che, ferita, si suicidò.

Da Cornio i prigionieri furono portati a Castrocaro dove Corbari e Casadei furono impiccati mentre Spazzoli era stato ucciso durante il trasferimento; i corpi martoriati vennero poi trasferiti a Forli e appesi ai lampioni di piazza Saffi dove rimasero per alcuni giorni.

Il sito è oggi inserito tra i ‘Luoghi della memoria’ della provincia di Forlì e la strada comunale che conduce alla Pieve è stata intitolata al ‘Battaglione Silvio Corbari 1944’.

In questa località grondante di storia e spiritualità, hanno vissuto la loro prima esperienza di campo-estivo gli alunni della prima media che frequentano il catechismo presso le parrocchie di Brisighella e Fognano.

L’ampio spazio per le attività ludiche, la canonica attrezzata per l’ospitalità, la chiesa per i momenti di raccoglimento ne fanno un luogo particolarmente adatto per una esperienza di vita comunitaria.

I sentieri che conducono a località amene del territorio invitano alle escursioni giornaliere a contatto con acque incontaminate o con vette che si affacciano su paesaggi di incanto e il solenne silenzio di questi spazi è stato interrotto solo dal vocìo misurato dei bambini e dalle loro giocose risate.

Le giornate sono state scandite da ritmi che non hanno concesso spazio alla noia. Il soggiorno è stato particolarmente coinvolgente: vivere l’esperienza del gruppo nel rispetto delle regole e dei ‘compagni di viaggio’, a quell’età, è senza dubbio una delle esperienze più formative che possa essere loro offerta. Particolarmente atteso il momento della mensa: pasti abbondanti e curati sono stati apprezzati da piccoli e grandi.