Guidare un’auto, coordinare gli appuntamenti della settimana, fare la spesa. Gesti semplici di ogni giorno che assumono grande valore se chi li compie li fa per chi ha bisogno. Ed è proprio grazie a queste preziose e silenziose attività che Oriana Bandini, coordinatrice dei servizi sociali del Centro Volontari di Brisighella, è stata insignita martedì scorso a Ravenna dell’onorificenza a Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
Un riconoscimento prestigioso frutto non di gesti eclatanti, ma di un servizio portato avanti negli anni con costanza all’interno del Centro Volontari, realtà che si occupa di dare assistenza a tanti cittadini in difficoltà.
«Quando ho ricevuto la lettera subito ho pensato fosse uno scherzo di mio figlio – racconta Oriana – ma quando ho capito che era un vero riconoscimento dato dalla presidenza della Repubblica è stata davvero un’emozione».
Il Centro Volontari Brisighella conta 270 soci e assiste 280 persone
Un riconoscimento che testimonia anche il valore di un’associazione che conta 270 soci e che fornisce assistenza di vario tipo a circa 280 persone della vallata. I volontari si occupano infatti del trasporto di persone anziane per le visite mediche e la somministrazione di vaccini, oltre ad attività, accentuate dalla pandemia, come la consegna della spesa a domicilio. Non solo servizi rivolti agli anziani, ma anche alle persone disabili, alle persone dializzate e, grazie a una collaborazione con l’Istituto comprensivo, prima della pandemia, il Centro permetteva ai ragazzi disabili di recarsi alla piscina di Faenza oltre che supportare la squadra locale di baskin.
Oriana Bandini, coordinatrice dei servizi sociali, fa parte del Centro Volontari dal 2003
«Come coordinatrice dei servizi sociali, io mi occupo in particolare di definire i vari appuntamenti nell’attività di segreteria. Attualmente al Centro operano 25 autisti e cinque accompagnatori, tutti volontari senza tariffario, ma io stessa faccio anche l’autista».
Oriana è entrata nel Centro Volontari nel 2003. «Mi sembrava giusto dedicare il mio tempo agli altri – racconta – e mi sono affacciata in punta di piedi a questa associazione. Quando una persona fa volontariato, pensa di offrire il proprio tempo, ma col tempo ti rendi conto che quello che ricevi è molto di più. Io stessa, e camminando all’interno di questa associazione, sono riuscita a crearmi un’identità, ed è bello sentire di ricoprire un ruolo positivo per tutta la comunità. Una delle esperienze più belle vissute in questi anni è stata quando una decina di anni fa abbiamo assistito un bambino straniero affetto da leucemia che all’epoca aveva 7 anni. Ricordo ancora la prima volta che l’ho visto: molto debole, senza capelli, già allora indossava la mascherina. È stato coraggioso e grazie a una donazione di midollo osseo ha vinto questa battaglia molto dura, e per me è un orgoglio essere stata al suo fianco».
Ad accompagnare Oriana in questo servizio, le tante frasi, semplici e preziose, delle persone. “Vado a letto tranquillo perché ci siete voi” è «una delle frasi più belle che sento dire ».
Samuele Marchi