Approvato il bilancio di esercizio 2020 durante l’assemblea ordinaria de La Bcc Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese che si è tenuta anche quest’anno con la modalità del rappresentante designato. Il bilancio si è chiuso registrando un risultato positivo (utile a 24 milioni di euro) che rafforza ulteriormente il patrimonio della banca.

Il patrimonio della banca supera i 380 milioni di euro

Quest’ultimo supera i 380 milioni di euro con coefficienti di solidità patrimoniale positivi (Cet1 superiore al 16%, circa il 17% al netto delle partite infragruppo) superiori a quelli previsti dalla normativa. Il Prodotto bancario lordo (dato dalla somma di raccolta e impieghi) si attesta a 8,7 miliardi di euro, di cui oltre 2,9 miliardi sono rappresentati da impieghi alla clientela. Significativo il contributo dato alla crescita della banca derivante dall’acquisizione delle 11 filiali da Banca Sviluppo nell’area cesenate, perfezionata a maggio 2020, a seguito delle quali è stata costituita la sesta Area Territoriale della Banca denominata “Romagna Centro”.

Il direttore generale Gianluca Ceroni:”Dovremo continuare a sostenere imprese e famiglie con ancora maggiore incisività, per contribuire alla ripartenza”

L’utile è stato destinato in prevalenza al rafforzamento patrimoniale; al Fondo beneficenza e mutualità è stato destinato 1,2 milioni di euro, aumentando così le risorse a disposizione degli enti, associazioni e istituzioni del territorio finalizzate a promuovere iniziative di sviluppo sostenibile e di inclusione sociale. Inoltre, è stata deliberata anche la distribuzione di dividendo ai soci per circa 310mila euro. «La solidità patrimoniale de La Bcc – ha commentato il direttore generale Gianluca Ceroni – è la migliore garanzia per soci e clienti per il proseguimento dell’attività di erogazione del credito al territorio e alla comunità. In questo anno appena concluso abbiamo svolto un ruolo primario nel sostenere le imprese e le famiglie, che hanno dovuto affrontare le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, attraverso gli interventi di sospensione dei mutui, concessione di finanziamenti per nuova liquidità e anticipi di cassa integrazione. Dovremo rivestire questo ruolo ancora con maggiore incisività nei prossimi anni per contribuire alla ripartenza, economica e sociale della nostra realtà».