Un incontro di confronto e sensibilizzazione, per ricordare che la lotta alla poliomielite non è ancora conclusa: è questo il senso della serata promossa dai Rotary Club di Faenza e Forlì, riuniti a Faenza in occasione della Giornata mondiale della Polio.

Bentini e Favero

Un impegno globale iniziato quarant’anni fa

Era il 1985 quando il Rotary International lanciava il programma PolioPlus, un progetto umanitario senza precedenti per l’eradicazione della poliomielite nel mondo.
Un’iniziativa che, nel corso dei decenni, si è trasformata in uno dei più importanti esempi di collaborazione tra pubblico e privato nella lotta alle malattie infettive, diventando un modello anche per il XXI secolo.

Favero: “Abbiamo salvato milioni di vite ma non possiamo fermarci”

A illustrare i risultati più recenti della campagna è stata Anna Favero, coordinatrice di End Polio Now per la Zona 14 del Rotary International, che comprende i distretti di Italia, Malta e San Marino.
Favero ha sottolineato come, grazie all’impegno del Rotary e dei suoi partner, il programma abbia ridotto del 99,9% i casi di poliomielite nel mondo: oltre 2,5 miliardi di vaccinazioni effettuate in 122 Paesi e 2,1 miliardi di dollari raccolti.

Pakistan e Afghanistan restano gli ultimi Paesi endemici

Nonostante i risultati straordinari, la poliomielite non è ancora scomparsa del tutto. Il virus è oggi endemico soltanto in Pakistan e Afghanistan, dove il lavoro di vaccinazione prosegue tra difficoltà logistiche e contesti complessi.
«Il Rotary e i suoi partner hanno salvato milioni di vite – ha ricordato Favero – ma finché ci saranno bambini a rischio, la missione continuerà. La polio colpisce soprattutto i più piccoli, sotto i cinque anni, e la nostra responsabilità è garantire che nessun bambino al mondo resti indietro».