La stagione delle giostre storiche 2025 sta regalando grandi soddisfazioni ai cavalieri faentini.
Liverani conquista l’undicesima edizione della Giostra dei Rioni di Olmo. Sono dieci le vittorie stagionali dei cavalieri faentini
Sabato scorso sono arrivate altre due vittorie portando a dieci il bottino di successi in questa annata. E’ finita infatti con il successo dei bianco azzurri del Rione di Olmo Basso, o Centro, l’edizione 2025, la 11^ edizione della Giostra dei Rioni di Olmo (Ar), con i cavalieri Luca Chitarrini (esordiente) di Narni (Tr) che ha corso in sella a Fortemente, Federico Santi di Pistoia su Odisseo di Breme e Alberto Liverani di Faenza su Etoile.
Un’edizione disputata per la prima volta sotto egida dell’Opes/Isha Settore Equitazione (Commissione Nazionale Giostra della Quintana). La Giostra, diretta dal Maestro di Campo Gianni De Ioris di Sulmona, è stata particolarmente combattuta ed ha visto scendere sulla pista nell’ordine di estrazione il Rione di Olmo Alto con Guido Gentili di Sarteano (Si) su Audubon, Federica Lopriore (esordiente) di Pistoia su Stella di Alta Moda e Lorenzo Desimone di Bibiano (Re), il Rione di Olmo Basso ed il Rione Sant’Anastasio / Madonna di Mezzastrada con Alessandro Ugolini di Arezzo su Prezioso XII, Marcello Bellini di Faenza su Ugar e Claudio Rossi di Sarteano (Si) su Costa de Mores.
A Liverani anche il titolo di miglior cavaliere
La corsa è iniziata con la prima tornata (con i 4 anelli predisposti nel percorso del diametro di 5 cent.) nella quale si sono registrati cinque percorsi netti, di Lopriore, Bellini, Liverani, Rossi e Santi mentre nella seconda (con anelli del diametro di 4 cent.) solo Liverani e Lopriore hanno centrato i 4 anelli mentre la prova di Bellini veniva annullata per superamento del tempo massimo fissato in 35 secondi.
La classifica finale ha visto pertanto il Rione di Olmo Basso chiudere con 29 punti davanti ad Olmo Alto con 28 e Sant’Anastasio / Madonna di Mezzastrada con 21.
Per il titolo di miglior cavaliere, è stato necessario fare la somma dei tempi delle carriere corse da Alberto Liverani e Federica Lopriore, gli unici ad effettuare percorsi netti, con il successo del cavaliere faentino con un tempo totale di 46,25 sec. (22,25 nella prima tornata e 24,00 nella seconda) contro il 58,87 sec. dell’esordiente amazzone pistoiese (28,40 e 30,47).
19 vittorie in carriera per Alberto Liverani
Con queste due vittorie Alberto Liverani ottiene la 5^ vittoria della Giostra di Olmo e il suo 4^ Ferro D’Oro ovvero titolo di miglior cavaliere di questa contesa e si porta a 19 affermazioni in carriera, 7° posto assoluto nell’albo d’Oro dei cavalieri faentini in competizioni storiche che ora raggiungono le 553 vittorie.
Sempre sabato scorso, si è disputata ad Ascoli Piceno la Quintana in notturna, in onore della Madonna della Pace.
A vincere è stato Luca Innocenzi, molto noto a Faenza essendo il cavaliere del Borgo Durbecco, su Aube Boreale per il Sestiere Porta Solestà che ha così conquistato la sua 19esima quintana per la compagine giallo blu.
Questa la classifica finale: 1) Luca Innocenzi di Porta Solestà p. 1.999; 2) Lorenzo Melosso di Porta Romana p. 1.958; 3) Adalberto Rauco di Porta Maggiore p. 1.920; 4) Mattia Zannori di Porta Tufilla p. 1.868; 5) Tommaso Finestra di Sant’Emidio p. 1.854; 6) Davide Dimarti di Piazzarola p. 1.766.
Prossimo appuntamento la Giostra europea di Sulmona. Due i cavalieri faentini in gara: Matteo Tabanelli, del Rione Nero e Lorenzo Fantinelli del Rione Rosso
Archiviate queste due gare solo pochi giorni di riposo e poi si torna in campo. A Sulmona si disputerà infatti, la 23° Giostra Europea e dei Borghi più belli d’Italia.
Una città europea e un Borgo saranno abbinati ad un Borgo e Sestiere locale e questa manifestazione anticipa di una settimana la Giostra cavalleresca di Sulmona, in programma il 26 e 27 luglio.
Lo scorso anno ad imporsi fu il faentino Matteo Rivola del Rione Rosso. Dei sette cavalieri in lizza, due saranno di Faenza, Matteo Tabanelli, primo fantino del Rione Nero e Lorenzo Fantinelli, secondo cavaliere del Rione Rosso.
Gabriele Garavini
