Il Movimento 5 Stelle interviene sulla riorganizzazione del servizio di emergenza 118 in Romagna, annunciando la propria disponibilità a un confronto costruttivo e proponendo una valutazione approfondita delle modifiche previste a partire dal 1° giugno.

Riorganizzazione delle ambulanze: una scelta da valutare con attenzione

La riforma in corso, che prevede la riformulazione di quattro ambulanze nei territori di Forlì, Ravenna, Cesena e Rimini, con il passaggio da una leadership infermieristica a personale tecnico, è al centro dell’attenzione del Movimento 5 Stelle.

«È necessario – si legge nel comunicato – garantire risposte adeguate ai cittadini, soprattutto in situazioni di emergenza critica, assicurando la presenza delle professionalità necessarie».

Il capogruppo faentino e consigliere provinciale Marco Neri sottolinea in particolare la necessità di non compromettere i servizi nelle aree più sensibili, come quelle collinari e montane o quelle servite da ospedali di primo livello, citando in particolare Faenza, Lugo e Riccione.

L’importanza di criteri minimi e di un monitoraggio continuo

Il M5S propone l’introduzione di sistemi di regolazione con criteri minimi, da considerare come “linee di galleggiamento” sotto le quali non si deve scendere, per garantire la sicurezza senza sovraccaricare il sistema sanitario.

Alla luce dei dati che indicano come oltre il 50% dei servizi 118 si svolgano in modalità a bassa intensità di cura, il Movimento invita a valutare scelte differenziate, purché non mettano a rischio la qualità e la tempestività delle risposte nei casi gravi.

Un appello al confronto politico e ad evitare allarmismi

I rappresentanti del Movimento auspicano un confronto approfondito in sede politica, sindacale e tecnica, e propongono di valutare gli effetti della riorganizzazione alla fine dell’estate, quando sarà possibile disporre di un’analisi più completa.

Infine, viene rivolto un appello a non disorientare i cittadini con comunicazioni fuorvianti, evitando di associare in modo improprio la riforma a processi di privatizzazione.

«Siamo disponibili – conclude il comunicato – a un dialogo costruttivo affinché ogni riforma sia orientata alla tutela della salute pubblica e alla qualità dei servizi offerti ai cittadini della Romagna».