In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, la Romagna ospita in anteprima lo spettacolo di Maurizio Casali tratto dal suo romanzo. Appuntamento il 26 aprile a Faenza e il giorno seguente a Bagnacavallo.
A Faenza e Bagnacavallo il racconto teatrale di una memoria condivisa
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione (1945-2025), Accademia Perduta/Romagna Teatri presenta in anteprima il nuovo spettacolo di Maurizio Casali, dal titolo Mo i tira a te!, tratto dal suo omonimo romanzo pubblicato da Minerva.
L’opera andrà in scena sabato 26 aprile, alle 21, al Ridotto del Teatro Masini di Faenza e domenica 27 aprile, alle 21, al Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo.
Lo spettacolo è scritto, diretto e interpretato dallo stesso Casali, con musiche originali composte ed eseguite alla fisarmonica da Marco Versari.

Due vite, una stessa storia: tra guerra, opposizione al fascismo e speranza
Ambientato in Romagna tra la prima e la seconda guerra mondiale, Mo i tira a te! narra le vicende di Domenico, classe 1899, e Sergio, del 1924. I due uomini non si conoscono, ma condividono lo stesso spirito di opposizione al fascismo.
Domenico tenta di sopravvivere senza rinunciare ai propri ideali, mentre Sergio, più giovane, sceglie di diventare partigiano e combattere attivamente.
Intorno a loro si muovono figure complesse: spie, gerarchi, donne coraggiose, soldati disperati e partigiani improvvisati, in un intreccio continuo tra episodi drammatici e momenti di ironia. Una narrazione che restituisce il senso di quella stagione storica in cui molti si sentivano sopravvissuti, quasi stupiti di essere ancora vivi, e sentivano il bisogno di raccontare quanto vissuto.
Attore storico di Accademia Perduta Romagna Teatri, Maurizio Casali è da quarant’anni impegnato nel teatro ragazzi. Con Mo i tira a te! si rivolge a un pubblico più ampio, evocando i tempi in cui i racconti orali passavano di generazione in generazione, attorno alla tavola o nelle sere d’inverno.
Le musiche di Marco Versari, ispirate al Liscio romagnolo, accompagnano la narrazione creando un ponte tra la memoria e l’identità culturale del territorio.