Cgil, Spi Cgil, Federconsumatori e Auser Emilia-Romagna lanciano l’allarme contro la risoluzione adottata dalla VII Commissione Cultura del Senato, che chiede al Governo di abolire il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. Secondo le associazioni firmatarie, la proposta rappresenta un grave passo indietro nella tutela della salute pubblica e nella lotta alla dipendenza da gioco.

L’abolizione del divieto di pubblicità: un pericoloso segnale

La risoluzione approvata in Senato punta a rimuovere il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo introdotto nel 2018. Una misura che, secondo Cgil, Federconsumatori e Auser, va nella direzione opposta rispetto alla necessità di rafforzare il contrasto alla ludopatia.

Le associazioni denunciano che già oggi il divieto viene aggirato con interpretazioni discutibili, e invece di abolirlo, si dovrebbe renderlo più efficace. Inoltre, nel comunicato si chiede il rafforzamento di strumenti come il distanziometro dai luoghi sensibili e i poteri d’intervento dei sindaci, nella regolamentazione degli orari di apertura delle sale da gioco.

Aumentare le sale da gioco significa incentivare il rischio

L’Emilia-Romagna, negli anni, ha adottato normative per la prevenzione e il contenimento del gioco d’azzardo patologico. Secondo le associazioni, le misure in discussione a livello nazionale rischiano di annullare i progressi fatti, consentendo la riapertura di sale chiuse in passato e favorendo un’ulteriore espansione del gioco d’azzardo legale. Un fenomeno che spesso si accompagna a illegalità e usura.

Un problema sociale ed economico crescente

I numeri relativi al gioco d’azzardo in Emilia-Romagna dimostrano l’urgenza della questione:

Nel 2023 la raccolta complessiva delle giocate ha raggiunto i 9,5 miliardi di euro;

Le perdite subite dai giocatori ammontano a 1,53 miliardi, una cifra comparabile ai danni dell’alluvione del 2023 in Romagna o all’intero bilancio della sanità pubblica regionale.

Di fronte a questi dati, le associazioni firmatarie ribadiscono la necessità di una politica responsabile, che anteponga la salute pubblica e la legalità agli interessi economici delle lobby del settore.

La richiesta di un cambio di rotta

Nel comunicato, Cgil, Spi Cgil, Federconsumatori e Auser Emilia-Romagna chiedono che al centro delle politiche pubbliche ci sia la tutela dei cittadini e delle cittadine, contrastando il gioco d’azzardo e i suoi effetti negativi sulla società.

«Serve un cambio di passo significativo – si legge nella nota – in direzione opposta a quella che si sta delineando. La salute, la coesione sociale e la legalità devono essere priorità assolute, senza cedere agli interessi economici di pochi».