Cgil, Cisl e Uil esprimono preoccupazione per la gestione della manovra economica 2025 della Regione Emilia-Romagna, criticando l’assenza di un confronto preventivo con le parti sociali. I sindacati sottolineano l’importanza dell’equità fiscale e della tutela di lavoratori e pensionati, ribadendo la necessità di una discussione più approfondita.

Un confronto mancato sulla manovra economica

Cgil, Cisl e Uil hanno espresso sorpresa e disappunto per la recente conferenza stampa con cui la Regione Emilia-Romagna ha presentato le linee guida della manovra economica 2025. Secondo i sindacati, l’assenza di un confronto preliminare con le parti sociali rappresenta un grave errore di metodo, soprattutto considerando l’impatto delle misure previste sui cittadini.

Le sigle sindacali riconoscono la rilevanza delle cinque priorità individuate dalla Regione – sanità, non autosufficienza, sicurezza del territorio, trasporto pubblico locale e casa – in quanto coerenti con rivendicazioni storiche del sindacato. Tuttavia, ritengono necessario approfondire il contesto e le modalità di applicazione delle misure annunciate.

Il nodo della tassazione e la richiesta di equità

Uno degli aspetti più critici, secondo Cgil, Cisl e Uil, riguarda il capitolo delle entrate e della leva fiscale. I sindacati ritengono che sarebbe stato indispensabile un approfondimento tecnico e politico per costruire un accordo condiviso, in particolare collegando l’eventuale aumento della tassazione alla salvaguardia del sistema sanitario e sociosanitario.

Per le organizzazioni sindacali, il principio cardine deve restare quello di equità e progressività fiscale, evitando che i costi delle nuove misure ricadano in modo sproporzionato su lavoratori e pensionati, i quali già sostengono oltre l’80% della fiscalità generale e si trovano in difficoltà nel far fronte al costo della vita. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che le risorse dovrebbero essere reperite prioritariamente da chi ha maggiori possibilità economiche.

Una partenza deludente, ma il confronto deve proseguire

I sindacati manifestano rammarico e delusione per il modo in cui è stato avviato il dibattito sulla manovra, ritenendolo incompleto nei contenuti e scorretto nel metodo. Tuttavia, sottolineano la necessità di proseguire il confronto per individuare soluzioni sostenibili ed eque, nell’interesse della collettività.

Cgil, Cisl e Uil auspicano quindi che la Regione Emilia-Romagna apra quanto prima un tavolo di discussione con le parti sociali, affinché la manovra possa essere costruita su basi più solide e condivise.