Conclusa la seconda edizione del NOAM Faenza Film Festival, che ha registrato un successo senza precedenti, la macchina organizzativa si rimette in moto con il lancio del progetto NOAM Youth, dedicato ai giovani e al loro inserimento nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.

NOAM 2024, un’edizione di successo

Il NOAM Faenza Film Festival 2024 si è da poco concluso ma la progettazione e gli eventi non si sono mai fermati.

Dopo la rassegna NOAM a Lugo svoltasi nel mese di novembre, oggi mercoledì 18 dicembre, parte il progetto Noam Youth.

Guardando ai numeri di questa seconda edizione c’è stato un aumento molto significativo che ha portato le presenze da 1.300 (della prima edizione) a 3.200, anche a fronte della programmazione di cinque intense giornate in cui sono stati presentati nove lungometraggi e nove cortometraggi in competizione, quattro proiezioni fuori concorso e tre classici tra cui film del calibro di The Sugarland Express, Eternal Sunshine of the Spotless Mind e Paris, Texas di Wim Wenders, restaurato dalla Cineteca di Bologna e proiettato in anteprima sulla distribuzione nazionale di qualche settimana dopo.


I premi assegnati al Noam Faenza Film Festival

Il numeroso pubblico del NOAM ha votato, come di consueto, i suoi titoli preferiti, assegnando i tre premi principali: il Premio Città di Faenza al miglior lungometraggio, il Premio Giovani per il lungometraggio con la media più alta tra gli under 30 e, infine, il nuovissimo Premio NOAM Lab al miglior cortometraggio, votato da una giuria speciale composta dalle scuole del territorio, fortemente voluto dal direttore artistico Andrea Valmori.

Questi premi vanno ad aggiungersi al riconoscimento alla carriera del regista indipendente di Brooklyn, New York Tim Sutton, al quale il NOAM ha dedicato un’esaustiva retrospettiva, “non solo perché noi crediamo in lui – come si legge dalla motivazione scritta dal curatore della selezione Marco Lovisato – ma perché anche Tim ha bisogno di credere in un pubblico che lo vede, lo sostiene perché sappiamo della difficoltà nel produrre film in maniera indipendente.

Vogliamo quindi con questo premio fargli sentire il nostro calore e la nostra passione e speriamo che quest’ultima possa essere d’aiuto nel continuare con coraggio la sua ricerca”.

Tim Sutton
Tim Sutton


Il vincitore del premio NOAM Lab è stato Mum, della canadese Julia Patey, con la seguente motivazione: “Per la capacità di creare tramite inquadrature sapienti e tappeti sonori inquietanti un thriller originale che tiene alta la tensione dal primo all’ultimo dei suoi minuti. Per saper raccontare l’angoscia di una donna, del silenzio (come gioca l’ambiguità del titolo) nella forma di un prodotto audiovisivo interessantissimo e che fa ben sperare per prosieguo di carriera.”

Il Premio Giovani è invece andato a The Sweet East, il primo, surreale e originalissimo film uscito nelle sale italiane con I Wonder Pictures il 12 dicembre di Sean Price Williams, già direttore della fotografia per i fratelli Safdie e artista di punta del cinema indie statunitense.

The Sweet East, già amato in diversi festival a partire dalla sua prima apparizione al Festival di Cannes 2023 e forte di un cast straordinario, è stato premiato “per aver saputo raccontare l’America contemporanea con una libertà, coraggio e creatività senza pari nel panorama indipendente contemporaneo; per la facilità con cui il regista è passato dalla fotografia alla regia firmando un’opera prima che sicuramente rimarrà nel cuore dei nostri spettatori e, infine, per l’assortimento di un cast di cui in cui le star osano mettersi in gioco e partecipare alla visione carrolliana e surreale del loro capitano.”

Vincitore della competizione e del Premio Città di Faenza è stato il dramma scolastico messicano Radical, di Christopher Zalla, già vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival.

Radical
Radical

Gli spettatori del NOAM hanno deciso di premiare un film che colpisce al cuore e “che dimostra che il parlare in maniera diretta di temi e situazioni drammatiche (senza perdere di vista il sorriso e la compassione) può essere un insegnamento prezioso come quello che il protagonista del film impartisce ai suoi giovani allievi”.

Nasce il progetto Noam Youth

Il progetto Noam Youth, presentato ufficialmente durante il LongTake Film Festival di Milano di cui Noam era partner ufficiale, nasce con l’obiettivo di formare nuove professionalità nel settore dei festival cinematografici, valorizzando il territorio di Faenza come punto di partenza per lo sviluppo di competenze creative e organizzative.

L’evento di lancio ha visto la partecipazione di Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a testimonianza dell’impegno del progetto nel creare opportunità significative per i giovani.

Co-finanziato dal programma Erasmus+ e dall’Agenzia Italiana per la Gioventù, Noam Youth si rivolge a giovani tra i 16 e i 30 anni con la passione per il cinema e l’audiovisivo.

Attraverso attività come la creazione e gestione di un festival cinematografico, laboratori di video-making e comunicazione, e una mobilità a Bologna presso la Cineteca di Bologna, il progetto mira a fornire competenze pratiche che portino i partecipanti ad entrare nello staff della nuova edizione del Festival.

Inoltre, i partecipanti collaboreranno alla realizzazione di un cortometraggio o documentario, acquisendo esperienza grazie alla docenza del videomaker faentino Gabriele Randi e alla supervisione del vicedirettore di Noam Gian Marco Magnani.

Terza edizione del Noam Faenza Film Festival dal 12 al 16 novembre 2025


Il Noam Faenza Film Festival invece tornerà dal 12 al 16 novembre 2025, per una nuova edizione ricca di ospiti, eventi e, soprattutto, proiezioni di alcuni tra i film migliori del panorama indipendente nordamericano.