Un’altra pesante ondata di maltempo ha colpito sabato 19 ottobre l’Emilia-Romagna. A subire i danni maggiori stavolta è stata l’Emilia, in particolare il bolognese, messo in ginocchio da esondazioni dei corsi d’acqua e numerose frane in collina.
Dalle prime ricognizioni attorno a Bologna si registrano le esondazioni del Sillaro, del Lavino e del Savena. Travolte del fango Pianoro e Botteghino di Zocca, sommersa la pianura nord orientale della provincia nelle zone di Budrio, Castel Guelfo e Selva Malvezzi.
Oltre tremila le persone evacuate e si registra anche una vittima, Simone Farinelli, 20 anni, travolto mentre era in auto con suo fratello, dalla piena del torrente Zena a Pianoro.
Danni e allagamenti anche nel parmense, a Zibello e nella zona del Cantonale e nel reggiano dove il Crostolo ha rotto gli argini a Cadelbosco, Crostolo.
In provincia di Ferrara si segnala poi la rottura dell’argine dell’Idice a Campotto di Argenta mentre pesanti allagamenti si sono registrati anche in Romagna, soprattutto a Cesenatico, colpita da un forte temporale autorigenerante e nel ravennate dove si segnalano anche frane in collina.
La circolazione ferroviaria sulla linea faentina resta sospesa tra Faenza-Marradi mentre la strada provinciale rimane aperta pur tra tante difficoltà e con il presidio di Protezione Civile e Polizia locale, a San Cassiano, in località “Alle Pendici”, dove dall’alluvione del maggio 2023 si procede a senso unico alternato, regolato da semaforo.
Situazione nuovamente difficile anche a Modigliana dove la strada provinciale 20, unico collegamento tra Tredozio e Modigliana con Faenza, ha rischiato la chiusura totale a causa di una frana presso la Riva della Pappona, proprio il luogo già colpito a maggio 2023.
La strada ora è regolarmente aperta, sempre a senso unico alternato e presidiata da personale della Protezione civile e della polizia locale
Nuovi ingenti danni anche nelle campagne con Coldiretti Emilia Romagna che, dichiara il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri “mantiene costante il monitoraggio della situazione e attiverà una, nuova, prima conta dei danni appena le condizioni lo consentiranno, con l’obiettivo di attivare gli strumenti normativi previsti”.