Dopo il nulla di fatto sui Piani speciali per la messa in sicurezza dell’Emilia-Romagna, anche il sindaco di Faenza Massimo Isola esprime sconcerto e amarezza. Due giorni fa la presidente della Regione, Irene Priolo, aveva incontrato a Roma il commissario per la ricostruzione post-alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Ma il via libera definitivo ai Piani speciali non c’è stato. Resta infatti aperto il problema delle coperture finanziarie. “Ieri doveva essere una giornata importante per i lavori di ricostruzione post alluvioni – spiega Isola su suoi canali social -. Era data per certa l’approvazione definitiva dei Piani speciali con il consenso di tutti i Ministeri coinvolti. Invece, fra lo sconcerto generale, il Commissario Figliuolo ha comunicato che occorre un rinvio perché mancano le coperture finanziarie da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma non era sempre stato detto che i soldi ci sono?”. La proposta di Regione ed Enti locali era stata avanzata “una proposta operativa di buon senso – precisa Isola -: che, contestualmente all’approvazione dei Piani, si desse avvio ad un primo stralcio di interventi per le opere più urgenti nei diversi bacini a protezione dei territori, compreso il nostro. Occorrerebbero circa 870 milioni di euro in tre anni, una cifra importante ma ragionevole. Anche su questo però, nessuna risposta”. Ieri sera il primo cittadino di Faenza ha incontrato i comitati degli alluvionati. “Non ho potuto fare a meno di esprimere profonda amarezza per l’ennesima promessa mancata che provocherà un ulteriore slittamento dei tempi per i lavori più urgenti – conclude – . Con i Comitati abbiamo condiviso di non poter assistere impotenti al balletto di chi non si rende conto della posta in gioco: la sicurezza e il futuro della città e dei faentini. Abbiamo perciò deciso di attendere fino alla settimana prossima, non di più. Nel caso la situazione non si sbloccasse, faremo sentire forte la nostra voce di protesta”.
Isola dopo la mancata approvazione dei Piani speciali: “Profonda amarezza, aspettiamo la settimana prossima, poi la protesta”
"Se la situazione non si sblocca faremo sentire la nostra voce"