Si è svolta venerdì 25 ottobre, presso il Teatro Walter Chiari di Cervia, la VI edizione della “Staffetta della Legalità per un turismo di qualità”, un evento organizzato dalla FISASCAT CISL Romagna che ha riunito esponenti istituzionali, imprenditori e sindacati del settore turistico.

Il tema dell’edizione di quest’anno, “Turismo Romagna: integrazione e sinergia come collante per l’economia”, ha posto al centro del dibattito la necessità di costruire un modello turistico più sostenibile e destagionalizzato, che sappia valorizzare al meglio il territorio romagnolo.

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del vicesindaco del Comune di Cervia, Giovanni Grandu, e dall’introduzione del segretario Generale della FISASCAT CISL Romagna, Gianluca Bagnolini.

Tra i relatori, Davide Guarini, segretario generale FISASCAT CISL nazionale; Luca Sirilli , presidente Cervia Turismo, Giuseppe Costa, presidente di Costa Edutainment; Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi Rimini; Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA Confesercenti; Giuliano Lanzetti, CEO di Pienissimo, e Francesco Marinelli, segretario generale CISL Romagna.

Turismo in Emilia-Romagna: buoni risultati nel 2024 ma serve un nuovo modello di sviluppo

Secondo i dati provvisori sul turismo in Emilia-Romagna dei primo otto mesi del 2024, mostrano segnali di ripresa rispetto al 2023, e 2022 ma con criticità rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.

 Sebbene il numero complessivo di turisti sia cresciuto del 3%, raggiungendo 8,7 milioni di visitatori, la performance delle strutture alberghiere resta al di sotto delle aspettative.

 Infatti, mentre il settore extra-alberghiero (agriturismi, case vacanza, B&B) è in forte crescita (+11,2% rispetto al 2023 e +30,7% rispetto al 2019), le strutture alberghiere non sono ancora riuscite a recuperare i livelli pre-pandemia, con una diminuzione del 1,6% di turisti rispetto al 2019 e un calo dei pernottamenti del 7,2%.

Focus sulle province: Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena

La provincia di Rimini resta il centro nevralgico del turismo regionale, con 3 milioni di turisti e 12,6 milioni di pernottamenti nel 2024.

Tuttavia, rispetto al 2019, si evidenzia un calo del 2,7% nel numero di visitatori e dell’8,3% nei pernottamenti. Il settore extra-alberghiero continua a crescere (+24,3% rispetto al 2019), mentre gli hotel soffrono ancora (-4,2% rispetto al 2019), segnalando una crisi strutturale da affrontare con urgenza.

Ravenna ha mostrato una crescita più equilibrata. Con 1,28 milioni di turisti e 5,49 milioni di pernottamenti, la provincia ha segnato un aumento del 6,4% di turisti rispetto al 2023 e dell’1,3% rispetto al 2019, anche se i pernottamenti restano lievemente al di sotto dei livelli pre-pandemia (-1,9%).Il comparto extra-alberghiero ha registrato una crescita robusta (+7,8% sul 2023+5,3% sul 2019), segno che il mercato sta rispondendo positivamente a offerte turistiche diversificate e innovative.

La provincia di Forlì-Cesena ha registrato un aumento del 4,5% di turisti rispetto al 2023, arrivando a 948.091 visitatori nel 2024, e una crescita del 3% rispetto al 2019.

I pernottamenti nel settore alberghiero sono cresciuti del 3,1% rispetto al 2023, ma restano lievemente sotto i livelli del 2019 (-0,7%). Il turismo extra-alberghiero ha invece registrato un forte incremento, con 221.276 turisti (+19,8% rispetto al 2019) e 1,53 milioni di pernottamenti (+5,7% rispetto al 2019).

“È fondamentale che ci concentriamo su alcune aree chiave per garantire un turismo di qualità e responsabile nel nostro territorio romagnolo – dichiara Gianluca Bagnolini segretario generale FISASCAT CISL Romagna –Dobbiamo lavorare per allungare la stagione turistica, creando un brand forte che promuova un’offerta turistica completa e chiara su base annuale, capace di integrare tutte le risorse del territorio: dal patrimonio naturale e sportivo, fino all’enogastronomia, all’arte e alla cultura.

È altrettanto importante continuare  investire nella riqualificazione delle strutture ricettive e puntare sulla qualità e sul miglioramento degli immobili, perché solo così potremo rendere l’offerta più competitiva e attrattiva. Un altro aspetto su cui agire e non più rinviabile  riguarda le infrastrutture: dobbiamo rendere più facile e accessibile la mobilità per chi visita la Romagna, migliorando le reti e i collegamenti.

Non possiamo parlare di turismo sostenibile senza affrontare il tema della legalità – chiosa Bagnolini -. È necessario potenziare i controlli per combattere il lavoro sommerso, i contratti pirata e allo stesso tempo avviare progetti di educazione civica nelle scuole, sensibilizzando imprese e lavoratori sui benefici del rispetto delle regole.

Infine – conclude il segretario –, dobbiamo lavorare per migliorare le condizioni di chi opera nel settore, affinché venga creato un  ammortizzatore sociale specifico  per i lavoratori stagionali e investendo nella loro formazione.

Solo attraverso questi interventi possiamo costruire un turismo sostenibile che porti benefici reali a tutto il nostro territorio. Il settore turistico deve diventare attrattivo non solo per i visitatori, ma anche per i lavoratori, poiché stiamo perdendo preziose professionalità formate nel tempo. Solo garantendo condizioni di lavoro di qualità e rispettose della legalità potremo attrarre e trattenere le competenze necessarie per far crescere e innovare il nostro turismo.”