Dodici minuti di fuoco regalano ai Blacks il derby con la Virtus Imola, in una delle partite più ‘assurde’ ed emozionanti viste al PalaCattani nella storia dei Raggisolaris.
Dal -18, al 28’, i Blacks danno il via ad una incredibile rimonta, ribaltando il concetto che la matematica non è una opinione.
Con soltanto quattro tiri da due segnati in 25’, il canestro che arrivava esclusivamente da tre punti, con oltre 10 rimbalzi in meno conquistati rispetto agli avversari e con la grande difficoltà ad arginare l’intensità e l’aggressività imolese, non c’erano le basi per vincere e invece i Blacks ci sono riusciti.
Questione di mentalità, la stessa che la squadra non ha avuto ad inizio gara, quando la Virtus è stata padrona del gioco ma che poi ha trovato al momento giusto. La palla ha iniziato ad entrare con maggiore facilità, i rimbalzi ad essere catturati e il lieto fine è arrivato con i tiri liberi, nonostante i Raggisolaris non fossero stati molto precisi dalla lunetta nei primi tre quarti.
Questa vittoria è fondamentale per il morale, in vista della gara in casa di Omegna di sabato.
La cronaca della partita
Si vede subito che i Blacks non sono in giornata positiva. I troppi errori al tiro e le tante disattenzioni a rimbalzo, permettono a Imola di fare la voce grossa sotto i tabelloni grazie a Kadjividi, ma nonostante tutto il risultato resta in equilibrio, perché entrambe le squadre sparano a salve.
Il 19-16 ospite di fine primo quarto è infatti piuttosto chiaro. La Virtus spezza poi gli equilibri andando sul 37-28 grazie ad un break di 18-3, con Faenza che si aggrappa al tiro da tre, segnando tutti i 18 punti del quarto proprio dai 6,75.
All’intervallo il passivo faentino è comunque ‘soltanto’ 34-39, ma diventa 37-55 al 28’, a causa anche dei soli tre punti segnati in otto minuti.
Poi arriva la riscossa, e che riscossa. Due triple consecutive di Vico portano i Blacks sotto 49-60 al 30’, facendo capire a tutto il PalaCattani che il match non è chiusa. L’inerzia passa nelle mani faentine e ci resterà fino alla fine.
La guardia argentina è il terminale offensivo di un’ottima manovra corale e anche a rimbalzo i Raggisolaris iniziano a farsi sentire e così Poggi può segnare il libero del 66-66 a 2’45’’ dalla fine.
Nel concitato finale, i Blacks sono più lucidi e con un 4/4 di Calbini dalla lunetta, chiudono i conti e conquistano la vittoria in un festante PalaCattani.