Sabato 14 settembre, alle ore 18, all’interno delle antiche sale dell’Ex Convento di San Francesco a Bagnacavallo, apre al pubblico la mostra Ettore Frani. Verso la gioia a cura di Paola Feraiorni e Massimo Pulini.
L’esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine in occasione della Festa di S. Michele, rappresenta l’esito ultimo di una riflessione, urgente quanto strutturata, maturata negli ultimi tre anni di ricerca di Ettore Frani.
L’artista, oltre a riprendere in maniera più approfondita alcuni temi e soggetti emblematici della sua poetica, presenta una serie di opere inedite, molte delle quali realizzate appositamente per i suggestivi spazi dell’ex convento di San Francesco.
La mostra è stata presentata in anteprima questa mattina nei locali dell’ex Convento. Sono intervenuti l’assessora alla Cultura del Comune Lucilla Danesi, il direttore del Museo Civico delle Cappuccine Davide Caroli e il co-curatore Massimo Pulini.
La mostra vede esposti ottanta lavori su carta, oltre quaranta dipinti e, per la prima volta, cinque installazioni pittoriche. Opere che vanno dal disegno, realizzato a grafite su molteplici e sovrapposti strati di carta, alla pittura ad olio su tavola laccata e, tra queste, cinque installazioni dal suggestivo titolo Offerta, dove l’artista si appropria anche di materiali atipici all’interno del suo percorso artistico, ma dal significativo valore simbolico: sassi, polvere, cenere, vetro, quaderni d’appunti, stracci e pennelli.
Il titolo della mostra prende avvio da una serie di opere che Frani ha realizzato negli ultimi anni e mette a tema, non tanto uno stato d’essere, quanto invece il senso di un procedere, di una tensione, di uno sguardo atto rivelare ciò che potrebbe essere indicata come una meta, in cui disciogliere la sofferenza nella gioia e l’ombra stessa nella luce.
L’esposizione è presentata attraverso un vero e proprio percorso che parte dalla grande composizione Di polvere e luce, composta da sessantaquattro disegni, fino a giungere al polittico ad olio Verso la gioia, che dà il titolo alla mostra – già esposto presso il Museo delle Cappuccine nel 2022 ma rielaborato per l’occasione dall’artista.
Nelle otto sale e nei due corridoi dell’Ex-Convento Frani orchestra in maniera corale molti dei soggetti presenti nella sua poetica – la figura umana, il paesaggio, la natura morta – e ne fa un mezzo potente attraverso il quale indagare ed interrogare l’indicibile Oltre.
Il percorso, concepito come una sorta di partitura polifonica, è stato suddiviso in quattro “paesaggi” dagli evocativi titoli Di polvere e luce, Nello sguardo, Nel silenzio e Verso la gioia, dove lo spettatore è chiamato ad un ascolto attivo e contemplativo.
Le opere presenti in ogni singolo ambiente non si pongono mai in maniera isolata ed autonoma, ma sempre in relazione con tutte le altre in esposizione e, attraverso rimandi e risonanze, reiterazioni e assonanze, conducono lo sguardo – e il sentimento – del visitatore verso una riflessione personale e originale sulla vita, sull’essenza e sull’identità dell’uomo nel cosmo, argomento nodale della poetica di Frani.
La mostra, realizzata con il prezioso supporto di Gruppo Hera e patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, è accompagnata da un catalogo che include le fotografie di tutte le opere esposte.
Una sezione della mostra, intitolata Luminosa, è allestita negli spazi del Museo Diocesano di Faenza.
Chi è Ettore Frani
Ettore Frani nasce a Termoli (CB) nel 1978. Vive e lavora a Lido di Ostia. Si diploma in Pittura presso le Accademie di Belle Arti (Urbino 2002 e Bologna 2007). Nel 2010 vince il Premio Arti Visive San Fedele ed è finalista al LXI Premio Michetti (Museo Michetti).
Nel 2011 la prima monografia in occasione della personale Limen (L’Ariete, Bologna), è selezionato per l’Evento Speciale Padiglione Italia Lo Stato dell’Arte|Padiglione Accademie 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, è invitato a Giorni Felici a Casa Testori 2011 e vince la 1° edizione del Premio Ciaccio Broker per la Giovane Pittura Italiana.
Nel 2012 partecipa a Con gli occhi alle stelle. Giovani artisti si confrontano col Sacro (Raccolta Lercaro, Bologna) ed è invitato a Critica in Arte 12 (MAR, Ravenna). Nel 2013 realizza la personale e l’omonima monografia Attrazione Celeste (Casa Raffaello/Bottega Giovanni Santi, Urbino – L’Arca, Teramo), espone a Un’Etica per la Natura (Fienili del Campiaro, Grizzana Morandi) e vince la I edizione degli Espoarte awards – Artista under 45 dell’anno. Nel 2014 la personale Respiri al Museo Nazionale (Ravenna).
Nel 2015 prende parte a Macrocosmi Ordnungen anderer Art Berlin-Bologna (Spazio Arte CUBO, Bologna e Altes Postfuhramt West, Berlino), è finalista al 16° Premio Cairo e realizza la personale Composizioni. Ettore Frani e Lorenzo Cardi (Santa Maria della Vita, Bologna). È del 2016 la personale Requiem (L’Ariete).
Nel 2017 progetta le personali Ricucire il cielo (NGM, Milano) e L’ombra e la grazia (Spazio Aperto San Fedele, Milano).Con la collettiva itinerante Il profumo del pane presenta il dittico Arca, attesa (S. M. dell’Angelo, Faenza – GASC Milano – Ex-Oratorio San Lupo, Bergamo – Monastero di Camaldoli).
Apre il2019 con la personale La pietà della luce (PAN, Napoli), per Selvatico [14] realizza l’installazione Piccola apocalisse (Ex-Ospedale Testi, Cotignola)e la grande personale Le dimore del pittore | Cap. I-II-III – Un’esposizione in fieri che prosegue anche nel corso del 2020. Conclude l’anno con la doppia personale Nigrum nigrius nigro | Ettore Frani Luca Pianella (Galleria Paolo Maria Deanesi, Trento) e la collettiva La Ferita tra umano e divino. Arta antica e contemporanea da Francesco da Rimini a Lucio Fontana con un’opera commissionata per l’occasione.
Nel 2020 inaugura la personale Nel lucido buio (Fondazione La Verde La Malfa, Catania)ed esce la seconda monografia Lo splendore del nero (the painter’s room | Vanillaedizioni). Nel 2022 è invitato come relatore al convegno Quale arte Sacra oggi? (Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, Napoli) la cui relazione (La pittura come preghiera. Una testimonianza) è contenuta nella pubblicazione omonima (Àncora Editrice), conclude l’anno con la collettiva Paesaggi. Percorso, confronti e nuove tendenze (Museo Cappuccine, Bagnacavallo). Nel 2023 partecipa alla collettiva Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister (CuBo, Bologna). Un suo contributo scritto, dal titolo Arte e Fede. Una testimonianza, figura nel primo volume di Arti e Teologie (Pazzini Editore).
Nello stesso anno inaugura due importanti mostre personali: Salvifica. Il Sassoferrato ed Ettore Frani. Tra luce e silenzio (Palazzo degli Scalzi a Sassoferrato) e Di polvere e luce. Ettore Frani in dialogo Cattaneo, Ferroni, Kiarostami e Morandi (Galleria San Fedele, Milano). Nel 2024 partecipa alla collettiva Timelessness (Frascione Gallery in collaborazione con Aria art Gallery, Palm Beach Florida) e inaugura la mostra personale Luminosa (Cappella dello Spirito Santo, Monastero di Camaldoli).
Le sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private quali: Museo San Fedele Milano, MAR Ravenna, Museo Michetti Francavilla a Mare, Patrimonio d’Arte Unipol Bologna, Fondazione Cassa Risparmio Jesi, Fondazione G.L. – Raccolta Lercaro Bologna, Fondazione Casa della Divina Bellezza Forza d’Agrò e Collezione AMC Coppola Vicenza.